"Mese della Memoria 2016": storie di rinascita

In occasione della “Giornata della Memoria 2016” il Castello Carlo V di Lecce ospita la mostra “Da Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in provincia di Lecce”. La mostra nasce dall’idea di creare un percorso espositivo documentario che testimoni e faccia conoscere alla popolazione locale e ai turisti alcuni importanti episodi della storia del Salento ancora poco conosciuti, che riguardano la presenza di comunità ebraiche nel territorio.

Questa è una storia scritta a più mani, è l'intreccio di molte vite e generazioni, volti, nomi, un'umanità che ha ricostruito con amore lo spazio dell'ascolto, della cura, del fare insieme dopo gli orrori della grande guerra. Il Salento a lungo rimasto geograficamente ai margini del conflitto che ha mutato per sempre il profilo del mondo, nel dopoguerra vide arrivare la Storia attraverso le colonne di profughi, donne uomini e bambini, che qui giunsero per cercare una possibile rinascita.

"Rinascere in Puglia" è il titolo di un bel documentario visibile nel percorso espositivo in questi giorni di gennaio, ricco di aneddoti, testimonianze, racconti dei figli dei sopravvissuti all'incubo della persecuzione e del rastrellamento, bambini oggi adulti che furono concepiti nel Salento, nei campi di accoglienza che fiorirono nelle marine. In tanti trovarono una seconda casa nelle ville signorili requisite prima per ospitare americani ed inglesi e successivamente dedicate ai rifugiati, soprattutto ebrei.
Colpisce, tra le storie raccolte, quella di Vittoria, che all'epoca prestò il suo abito da sposa a tante ragazze ebree che dissero sì dopo i giorni neri in abito bianco. Da questa donna simbolo di un'intera comunità fattasi scrigno e motore della ripartenza, in molti si sono recati negli anni dando vita ad una sorta di umanissimo pellegrinaggio.

Dopo un periodo di scomparsa silenziosa durata alcuni secoli a causa dagli editti di espulsione cinquecenteschi, la presenza di ebrei ricompare numerosa nei campi di transito allestiti in Salento nel secondo dopoguerra, in una realtà fortemente provata dal conflitto che, nonostante questo, li accolse in alcuni campi di accoglienza istituiti in alcune delle più rimate località balneari. Uno su tutti, ricordiamo il nodo nevralgico di Santa Maria al Bagno oggi sede del Museo della Memoria e dell'Accoglienza che ospita la mostra permanente dedicata alla Memoria e dove quest'estate noi di SalentoWeb.Tv abbiamo seguito e raccontato le visite teatralizzate a cura di Axa Cultura con gli attori di ImprovvisArt.

La mostra visitabile nel Castello Carlo V, invece, racconta, attraverso riproduzioni di documenti e una ricca selezione di materiali Audiovisivi che riportano testimonianze e immagini, la complessa storia di convivenza e integrazione tra la popolazione ebraica e quella locale sia in età antica, ma ancora di più nel periodo più recente, come dimostrano le numerose testimonianze di persone che di passaggio nel territorio salentino, provenienti dai campi di concentramento, ricordano il Salento come una terra di accoglienza.