Il festival itinerante de "La Notte della Taranta "arriva a metà del suo percorso sonoro, macinando strade grike e procedendo spedito verso il palco di Melpignano. Settima tappa a Sternatìa con tre gruppi che partono dalla musica tradizionale salentina, incrociando e aprendosi alle sonorità prodotte degli strumenti moderni, a quelle etniche provenienti da paesi lontani come India e Australia, e a quelle adriatiche raccolte dai viaggi per mare.
Ad aprire la serata del 18 agosto sarà la Banda Wagliò, formazione nata nel 2005 dalla passione per la musica popolare pugliese e internazionale di un gruppo di giovani musicisti cresciuti tra i colli di Alberobello. Le diverse esperienze musicali dei componenti danno vita a un genere folk molto personale che mantiene i ritmi tipici di pizzica e tarantella, ma li arricchisce con l’utilizzo di suoni e strumenti moderni, elettrificati.
Subito dopo, saranno protagoniste la musica etnica e le innovazioni contemporanee di Andrea Presa e del suo didjeridoo sismico. Nel progetto Transalento, le melodie del Sud Italia, del Mediterraneo e dell’Australia etnica si combinano con la spiritualità indiana. Dopo l'esperienza di alcuni anni passati tra Londra e l'Australia e lo studio di strumenti tradizionali, percussioni ed elettronica, Presa fa confluire nel gruppo la sua personale concezione musicale: un mix di world music e suono contemporaneo. Grazie a un’intensa attività live e all'incisione di tre dischi, il gruppo ha messo a punto uno spettacolo nel quale il dub e i giochi di voci si fondono con il funk e le musiche tradizionali.
A chiudere sarà la BandAdriatica diretta dall’organettista Claudio Prima, dedito da anni alla ricerca delle musiche di confine. Dopo cinque anni passati a viaggiare per mare, la BandAdriatica torna a terra, nel Salento, luogo da cui era partita e dove le voci e gli strumenti dell’Adriatico, figli di una stessa madre, forse turca, cretese o slava, si incontrano per cantarlo a loro modo. In questo nuovo progetto dal titolo “In nome del Mare”, il Salento si rispecchia nei mari che lo circondano e si rivede sullo sfondo dell’Albania, della Grecia e del Nord Africa. Un concerto inedito nel quale la tradizione rivive di nuova linfa e le rotte musicali che hanno portato alla sedimentazione dei canti del sud Italia vengono percorse a ritroso ricercando una comune matrice ritmica e melodica.
All’interno del villaggio I Nitta Taranta, l’area che ospita i prodotti ufficiali del festival, si trova lo stand promosso da Kurumuni, Dilinò e Associazione Novaracne dove ha luogo “La Notte Incanta – rassegna di musica, letteratura e showcase in un salotto di strada”, con attività, presentazioni di libri e interviste (tutte le sere dalle 20 alle 21.45) e la festa in musica in pieno stile sound system (dall’1.00 alle 2.15).
Il 18 agosto a Sternatìa, verrà presentato il disco “T’amai” di Giancarlo Paglialunga (Anima Mundi Edizioni). A seguire, verrà proiettato il documentario “Ca quannu canta tremula la voce” di Marcello Fersini, Roberto Inciocchi e Luis Padilla. Dopo i concerti, Dilinò etno sound system.
Guarda i Video de La Notte della Taranta del 2010 su http://www.salentoweb.tv/tag/notte-della-taranta-2010
Il Festival del 2011 lo puoi rivedere interamente su http://www.youtube.com/nottedellatarantatv (canale video a cura di http://www.salentoweb.tv).
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