La Pasqua religiosa nei paesi salentini

La Pasqua religiosa nei paesi salentini

A Tuglie, l’Associazione culturale Ekagra ha addirittura bandito un concorso a premi in onore della simpatica vecchietta e a Gallipoli come a Sannicola, a Parabita come ad Alezio, a mezzogiorno di Sabato Santo si dà fuoco alle Caremme.

Anche a Galatone, come a Gallipoli, le confraternite sono le protagoniste della Processione del Venerdi Santo. La Confraternita dei Santi Medici porta la statua di Gesù nell’orto, la Confraternita di San Pietro Apostolo porta, a spalla, la statua di Gesù alla colonna, quella di San Giovanni, la statua di Gesù in croce, dal Pio Monte del Purgatorio viene portata La Croce e il lenzuolo della Deposizione, la Sacra Sindone viene portata dai fedeli della parrocchia del Sacro Cuore, mentre la statua dell’Addolorata dai terziari francescani e dai collaboratori del Comitato “Culto Madonna della Grazia”.

A Casarano, particolarmente interessante è la tradizione de lu Santu Lazzaru, gruppi di cantori e musicisti che intonano, per le strade del paese, canti popolari come, una volta, si faceva per ricevere in cambio frutta, uova ed altri generi alimentari. Il Venerdi Santo, si tiene la Processione dei Misteri in cui alcuni giovani indossano le armature dei soldati romani che crocifissero Gesù. Questi centurioni aprono la processione, che vede passare le quattro statue principali del Cristo alla Colonna, Cristo crocefisso, Cristo morto e Addolorata, per le strade del paese. Durante la processione, un coro intona l’Inno del Venerdi Santo, composto nel 1940, dal maestro Ernesto Romano. San Lazzaro viene festeggiato anche a Galatina, dove un intero quartiere è dedicato a questo Santo, e durante la festa si tiene anche la Cuccagna, un antico gioco di piazza in cui i concorrenti devono arrampicarsi su uno scivoloso palo in cima al quale è un ricco premio.

A Copertino, si svolge una processione in costume molto carica di pathos, con i personaggi del Cireneo, di Ponzio Pilato, della Madonna e San Giovanni, la Maddalena e naturalmente Gesù. Anche a Sannicola, nella notte fra il sabato e la domenica delle Palme, si tiene Lu Lazzarenu: delle squadre di cantori, con l’accompagnamento di fisarmoniche, chitarre ed altri improvvisati strumenti, vanno in giro di casa in casa ad annunciare la Resurrezione di Lazzaro e a chiedere uova e formaggio. Allo stesso modo, nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua, questi cantori intonano le Mattinate davanti alle case di parenti e amici.

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