Il Festival del Cinema Europeo a Lecce dal 9 al 14 Aprile

Il Festival del Cinema Europeo a Lecce dal 9 al 14 Aprile

Dal 9 al 14 aprile a Lecce la XIX edizione del Festival del Cinema Europeo presso il Multisala Massimo.

Il Festival, diretto da Alberto La Monica, quest’anno è dedicato a Cristina Soldano, direttrice artistica sin dalla prima edizione, la cui passione, professionalità e dedizione sono state impulso vitale per la manifestazione tutta.

In sua memoria, il premio più importante, l’Ulivo d’Oro, si intitolerà da quest’anno Premio Cristina Soldano al Miglior Film.

Film d’apertura "Rudy Valentino" di Nico Cirasola, con Pietro Masotti, Tatiana Luter, Claudia Cardinale, Alessandro Haber, Nicola Nocella, Luca Michele Cirasola, Rosaria Russo. Rudy Valentino racconta, fra realtà e fantasia, il ritorno nell’estate del 1923 di Rodolfo Valentino a Castellaneta, il suo paese natale.

Sempre in anteprima fuori concorso saranno presentati "Respiri" di Alfredo Fiorillo, un thriller con Alessio Boni, Pino Calabrese ed Eva Grimaldi che saranno al Festival, e Broken di e con Edmond Budina che presenterà in sala la pellicola.

In occasione del 50° anniversario del Sessantotto, la manifestazione dedica un omaggio con la proiezione di cinque film scelti da Luciana Castellina e Carlo Verdone.
“Celebrare gli anniversari non è retorico, è utile: aiuta a riflettere sul passato e – se il ricordo non è contraffatto – a liberare la memoria di chi ha vissuto l’avvenimento dal mito e a far capire a chi è nato dopo di cosa si sia trattato” – sottolineano i curatori. “Tanto più interessante è l’operazione quando viene celebrato un fatto che non si è esaurito in un giorno ma è durato un tempo lungo che, piaccia o non piaccia, ha segnato una generazione in tutto il mondo. Il 1968 – che proprio per indicare che è stata una stagione e non un anno solo viene ormai scritto “sessantotto” – è uno di questi eventi. Cominciato 50 anni fa”.

Eccovi tutti i film in concorso

Agapedi Branko Schmidt (Croazia, 2017) racconta del rapporto proibito tra alcuni ragazzi in procinto di ricevere la cresima e il parroco Miran, che si trova ad affrontare il disprezzodella società.

Beyond Words di Urszula Antoniak (Olanda-Polonia, 2017) è la storia di Michael, emigrato dalla Polonia a Berlino, avvocato di successo, la cuivita vienemessa a soqquadro da un bohémien polacco.

Cobain di Nanouk Leopold (Olanda-Belgio-Germania, 2018) è un film sull’amore incondizionato di Cobain per la madre, che conduce una vita instabile, e che lui,sentendosiresponsabile, decide di salvare.

Darling, di Birgitte Stærmose (Danimarca, 2017), è una danzatrice danese di fama mondiale,che durante le prove di un balletto crolla a terra. La prognosi è chiara: la sua anca è irrimediabilmente fuori uso e non potrà danzare mai più...

Disappearance di Boudewijn Koole (Norvegia-Olanda, 2017), segue la storia di Roos una ragazza che ritrova la madre dopo numerose e profonde incomprensioni.

Pororoca di Constantin Popescu (Romania-Francia, 2017) narra il dramma di Cristina e Tudor, una coppia di trentenni con figli piccoli, che si trova ad affrontare la scomparsa della loro piccola Maria nel parco.

Scary Mother di Ana Urushadze (Georgia-Estonia, 2017), è la storia di una casalinga cinquantenne, Manana, divisa fra l’amore per la vita in famiglia e quello per la scrittura, che ha represso per anni.

3/4 Three Quarters di Ilian Metev (Bulgaria-Germania, 2017), è il ritratto di una famiglia, composta dal padre e dai suoi due figli, che a seguito della scomparsa della madre, cercanoun nuovo equilibrio nell’ultima estate trascorsa insieme.

Yellow Heat di Fikret Reyhan (Turchia, 2017). Ibrahim,figlio di una famiglia di agricoltori tradizionalistiin difficoltà economica, sogna un futuro diverso, ma scopre che non è facile trasformare i sogni in realtà.

The Party’s Over di Marie Garel-Weiss (Francia, 2017) è la storia di una amicizia tra Céleste e Sihem,nata in centro di recupero. Amicizia che sarà la loro forza, ma anche un ostacolo fuori da un rifugio sicuro.

Le Sezioni del Festival

C O M M E D I A E U R O P E A

Ritorna per ilterzo anno la sezionededicata alla commedia, una vetrina che presenta una selezione di cinque opere in anteprima italiana:

Taksim Hold’em di Michael Önde (Turchia, 2017). È sabato sera e, come tutte le settimane, Alper si concede una rilassante serata di gioco al poker con il consolidato gruppo di amici dei tempi della scuola, nel suo appartamento vicino alla centrale piazza Taksim di Istanbul.Nelle strade sotto casa, però, sono in corso alcune proteste anti-governative, che danno vita a scontri con la polizia. La partita lentamente è contaminata da ciò che sta accadendo in strada e fra i giocatori esplodono discussioni accese sul proseguire o meno.

The End of the Chain / Keti lõpp di Priit Pääsuke (Estonia, 2017), è la storia di una ragazza che lavora in un fast-food vicino a un parcheggio. Tutti iclienti si avvicendano e non ordinano mai cibo, ma vogliono solo parlare con la protagonista.In cima alla lista dei momenti più difficili c’è la visita dei suoi genitori, che sognavano benaltra sistemazione per la loro figlia e non mancano difarlopresente, aumentando l’amarezza nel suo cuore.

Streaker / Flitzer di Peter Luisi (Svizzera, 2017) racconta di Balz Näf un professore che ha superato i cinquanta ed è al verde dopo una scommessa finita male. Per risollevarsi decide di affidarsi a una squadra distreaker, gli esibizionisti che corrono nudi per creare scompiglio sui campi da gioco, e di creare attorno a loro un giro di scommesse.

Les grands esprits di Olivier Ayache-Vidal(Francia, 2017) è una commedia che narra le vicende di François Foucault, un professore associato di lettere presso il prestigioso Liceo Henri IV di Parigi, inviato, per motivi politici,per un anno in un istituto della banlieue parigina. Forte della sua esperienza e delle sue idee preconcette, è convinto che presto sarà in grado di indirizzare per la retta via i giovani alunnie che, per la maggior parte,il suo obiettivo consiste nell’insegnare quel rigore che è stato troppo a lungo trascurato.

Abracadabra di Pablo Berger (Spagna, 2017)racconta la vita di Carmen, casalinga frustrata, sposata con Carlos, un uomo insensibile, aggressivo e animalesco. Durante un ricevimento di matrimonio a cui i due partecipano il cugino di Carmen cerca un volontario tra gli invitati per un numero di ipnotismo amatoriale e Carlos, sebbene scettico,accetta. Ma qualcosa non va e la situazione sfugge di mano.

Fuori Concorso

Mercoledì 11 sarà presentato Broken di Edmond Budina, con Edmond Budina, Nikolla LLambro, Laert Vasili, Gladiola Harizaj, Artan Islami, Sotiraq Bratko, Syrja Meçe, Ylli Trajçe, Rachele Laro, Ansa Rochi, Zamira Kita, Gerti Ferra, Marsias Lila.Tanti anni d’ingiusta sofferenza in un carcere straniero sono nulla di fronte all’ingratitudine delle persone più care, che si trasformano quando si tratta di salvaguardare il profitto e i propri interessi, dimenticando che la distruzione dell’anima e dell’ambiente sono in primo luogo una perdita e una devastazione di se stessi. Il regista sarà presente in sala.Sabato 14è la volta di Respiridi Alfredo Fiorillo, alla presenza del regista e di Alessio Boni, Pino Calabrese, Eva Grimaldi. Il film uscirà nelle sale il 7 giugno distribuito da Europictures e L’Age d’Or.Francesco, un ingegnere quarantenne, dopo una misteriosa disgrazia si ritira a vivere in un paese sul lago d’Iseo. Con la figlia ancora piccola occupa l’antica villa di famiglia, una magnifica costruzione liberty lambita dalle acque. Nella grande casa vi è anche un’altra misteriosa persona, di cui si percepisce soltanto l’eco del respiratore che la tiene in vita. Nel cast anche Lidiya Liberman, Eleonora Trevisani, Milena Vukotic, Eva Grimaldi, Lino Capolicchio.


PREMIO MARIO VERDONE

Sabato 14 aprile è la volta della IX edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone.
Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Luca Verdone a un giovane autore (massimo 40 anni) che con la sua opera prima si sia particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.
“È la nona edizione del Premio intitolato a nostro padre Mario grazie al Festival del Cinema Europeo, e anche quest’anno ci troviamo di fronte a una scelta non facile. Tutti i giovani autori in concorso hanno talento e hanno dimostrato grande capacità nella realizzazione della loro opera” – sottolineano i fratelli Verdone. “Siamo contenti di vedere come ogni anno il cinema italiano si arricchisca di registi e veda crescere autori di indubbio valore artistico. Il Festival del Cinema Europeo di Lecce si conferma un bel trampolino di lancio per molti di loro”.
I finalisti di quest’anno: Roberto De Paolis per Cuori Puri, Simone Godano per Moglie e marito, Antonio Padovan per Finché c’è prosecco c’è speranza. Per il secondo anno consecutivo è assegnato un Riconoscimento Speciale che in questa edizione va ad Andrea De Sica per I figli della notte.
Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per Cosmonauta, Aureliano Amadei per 20 sigarette, Andrea Segre per Io sono Li, Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri, Matteo Oleotto per Zoran, il mio nipote scemo, Sebastiano Riso per Più buio di mezzanotte, Duccio Chiarini per Short skin, Marco Danieli per La ragazza del mondo.

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