Settimana di mobilitazione contro il ddl Gelmini

Continua la mobilitazione dei ricercatori contro il ddl Gelmini

L'università italiana non è più fondata sulla ricerca e il diritto allo studio sarà fortemente ridimensionato sia per quanto riguarda la qualità della didattica che per quanto riguarda i finanziamenti per i servizi agli studenti.

La denuncia, ribadita per l'ennesima volta, viene dai rappresentanti dei ricercatori dell'Università del Salento, mobilitati contro il DDL numero 1905 del ministro Gelmini.

In conferenza stampa sono stati illustrati i dettagli dello stato di agitazione che coinvolge l'86% dei ricercatori di tutte le facoltà dell'ateneo leccese, in costante collegamento con i colleghi sparsi sul territorio nazionale.

Martedì, intanto, ci sarà un incontro in rettorato con tutti i sindacati e le componenti universitarie - tutte fortemente critiche nei confronti del progetto di riforma - dopo di che i ricercatori parteciperanno all'occupazione simbolica dell'ateneo e ad una serie di lezioni aperte per attirare l'attenzione sul ruolo della ricerca.

Il culmine delle iniziative programmate si avrà venerdì 19 con la manifestazione nazionale che si concluderà con un presidio davanti al Senato.

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