Ai Koreja in scena il teatro iraniano

Chi è la donna che si guadagna da vivere affittando il proprio utero e salvando dalla separazione quelle coppie che non riescono ad avere figli? Che cosa sogna, chi ha amato e da chi è stata ricambiata? Cosa significa covare un amore per nove mesi e nascondere le proprie paure, la rabbia, il dolore, il senso di maternità?

A queste domande durissime e dentro questa complessità del reale si addentra con la risposta teatrale lo spettacolo "La signora" portato in scena ieri sera, nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja, dal Moj Theater.

L'unica interprete del lungo monologo, reso ancor più vivido dalla vicinanza del pubblico allo spazio scenico dato da un letto e una valigia da fare e disfare, è Sanam Naderi diretta da Arash Abbassi e straordinaria nella presenza capace di rivelare le storie umane che si inanellano a formare l'attualità della società iraniana. Il secondo appuntamento con il progetto al femminile "Cuore di Persia", realizzato in collaborazione con Teatri di Vita (Bologna), si è avvicinato moltissimo al concetto di esperienza vissuta da quanti scelgono di seguire il percorso indicato dalla stagione di Prosa 2016/2017 nel segno della diversità. Strade Maestre è questa possibilità di moltiplicare i punti di vista e porsi in giustapposizione rispetto alla dimensione consueta.

"La signora" deve fare i conti con il proprio cuore, più che con le leggi del Corano (che vietano, per inciso, rapporti extraconiugali), leggi raggirate con lo stratagemma surreale del matrimonio temporaneo utile a far venire al mondo bambini per famiglie adottive. In questa storia i figli venduti sono nove e costituiscono altrettante ferite mai cauterizzate.

In contemporanea la mostra All about me, nicknamed crown giver, firmata da Tahmineh Monzavi, riporta tutto al cosmo-donna intesa come regina collocata nei luoghi in rovina alla stregua di un'intera società.

"Strade Maestre" prosegue questo pomeriggio con il "Teatro in tasca", in scena "Diario di un brutto anatroccolo" a partire dalle ore 17.30 con la Factory Compagnia Transadriatica.

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