La Basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese, sarà presto riconsegnata alla sua città nello splendore degli inizi. L'intervento finanziato dalla Regione Puglia è stato presentato questa mattina in conferenza stampa nello storico Seminario del Duomo alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone e del Vescovo D'Ambrosio.
Due milioni di euro per illuminare artisticamente la facciata e restaurla insieme alla retrofacciata, saranno restaurati anche gli altari della navata laterale destra, i paramenti murari interni alla navata destra, le cappelle, la casa canonica, la campanaria, la protezione delle coperture della Basilica.
"Secondo l'Organizzazione Mondiale del Commercio - ha sottolineato Loredana Capone - sono oltre 300 milioni i turisti religiosi nel mondo, con un giro d'affari stimato intorno ad oltre 18 miliardi di dollari e un trend crescente verso le località considerate sacre o dotate di un ricco patrimonio architettonico e culturale, storico e artistico.
La Puglia sarà capofila di un progetto approvato in Commissione turismo della Conferenza Stato-Regioni, South Culture Routes, che consentirà di realizzare e promuovere cammini religiosi ma anche storici, green road, ciclovie e moltre altre formule di mobilità lenta. Che la città di Lecce sia il trampolino di lancio per una regione che della memoria e della tradizione vuole fare il suo migliore biglietto da visita."
Il progetto è stato elaborato dall'impresa edile Nicolì di Lequile, aggiudicataria dei lavori, ed apporta elementi fortemente innovativi, il cantiere infatti sarà fruibile, uno strumento di cultura non separato dal resto della città e dunque un'occasione di approfondimento e conoscenza aperto a tutti, a questo scopo i cittadini saranno costantemente informati sui lavori in corso ed invitati a visitare il sito attraverso prenotazioni.
La basilica sarà dotata appositamente di QRCode e tag, i visitatori saranno accompagnati per favorire l'interazione con il tessuto monumentale territoriale. Si tratta certamente di un metodo innovativo che pone il restauro al centro della vita cittadina, non più come una pausa bensì come un'occasione.