Gallipoli: la città bella e la crisi della pesca

L’inverno è da sempre, come risaputo, il periodo dell’anno meno ideale per la riuscita della buona pesca e in tempi di crisi come questi, a mancare non sono solo l’abbondanza di pesce fresco e la difficoltà a reperire pesce dal nostro mare, ma anche i soldi che per molte famiglie scarseggiano.

Ed è così che in una calda giornata di dicembre i pescatori di Gallipoli ci raccontano come stanno vivendo le loro giornate invernali e come il settore della pesca sia stato duramente investito dalla congiuntura economica.
Al porto molti pescatori si lamentano del fatto che sono costretti a ricucire le reti che gettano in mare per la pesca di triglie e scorfani, in quanto i delfini ne approfittano per rosicchiare e strappare le reti e far uscire il pesce pescato, e questo per loro è un danno non di poco conto.
Eppure ricordiamo loro che i delfini sono amici dell’uomo, e sorridendo ci rispondono che sicuramente non lo saranno dei pescatori.

Insomma aria di magra a Gallipoli, basta spostarci alla zona mercatale dove si vende il pesce fresco e appena pescato, per vedere che l’aria che tira è davvero triste e spenta.

Un tempo di questo mestiere si viveva, anzi era un mestiere quello del pescatore che veniva trasmesso da generazione in generazione: oggi a mala pena si riesce a campare, la gente il pesce lo guarda e basta, è il coro dei pescatori che con voce di protesta si lamentano del duro periodo che stanno attraversando.
Eppure le festività natalizie sono alle porte, ma questo non fa cambiare di molto la situazione, il consumo del pesce sulle nostre tavole a causa della crisi economica è calato di parecchio, e i pescatori lanciano il loro grido di allarme.
Anche il settore della pesca dunque, sta vivendo momenti bui, ma per chi ama e conosce il mare da una vita, proprio come loro i pescatori di Gallipoli, e per chi lo vive come il proprio habitat naturale, questo non è un buon motivo per arrendersi: svegliarsi di notte per andare a pescare è la loro vita, le onde del mare il loro richiamo, il pesce pescato il loro pane in tavola, e non resta che aspettare momenti migliori per fare della pesca gallipolina il fiore all’occhiello di una città che di pesca, mare e turismo ha sempre vissuto.