A spasso nel tempo per raccontarvi il Circolo Cittadino di Lecce

Scorrendo via Rubichi di fronte a Palazzo Carafa, regna quasi nascosto dalla frenesia e il tram tram che accompagna la vita quotidiana, un bellissimo luogo sepolto dal tempo, ma certamente non dimenticato dai tanti leccesi che vivono e portano questa meravigliosa città nel cuore.
Proprio per questo, per quel senso di appartenenza, di amore e devozione che ci lega a questa terra, e per quel senso di identità culturale che cerchiamo di valorizzare restando ancorati a quelle che sono le bellezze architettoniche, storiche, culturali e artistiche che dominano indiscusse in questa città, abbiamo deciso di raccontarvi un posto meraviglioso e romantico allo stesso tempo: il Circolo Cittadino di Lecce.

Un’immensa struttura su due piani, le cui pareti sanno di storia e di passato.
Poltrone e divani in velluto rosso, volte a stella, quadri d’epoca, tendaggi importanti, lampadari in cristallo sfarzosi sono solo alcuni degli elementi che evocano la storia e la maestosità di un passato vissuto all’interno di un luogo di ritrovo dove si incontrava la Lecce bene di un tempo, per una partita di burraco, per una serata da ballo, per una festa importante.
Frontalmente al portone principale sorge invece un’immenso giardino all’aperto con al centro una bellissima fontana, pace e natura danno un senso di profonda serenità e benessere, un giardino che in passato ha ospitato diverse feste e ricorrenze all’aperto come dimostra la foto che abbiamo trovato in una sala al piano superiore del palazzo.

Al piano superiore ci si arriva salendo una maestosa scala tutta in legno da cui scende un ampio tappeto rosso che ben si adatta allo stile e all’arredo del palazzo.
Qui troviamo una sala incantevole preceduta da una saletta più piccola al cui centro c’è un meraviglioso pianoforte contornato da un numero indefinito di quadri.
La Sala degli specchi è certamente quella più preziosa e suggestiva di tutto il Palazzo : un tempo si celebravano i matrimoni. Lunga e profonda è tutta in parquet impreziosita da tende giallo siena e specchi alti e massicci dai bordi dorati.

Ma il nostro viaggio non si ferma qui, continua a soffermarsi sui dettagli più affascinanti che il tempo non ha cancellato da questa bellissima struttura: carte da gioco sono ancora ferme su di un grande tavolo verde all’interno della sala burraco, una grande bacheca in legno presenta ancora le targhette con incisi i nomi di tutti i soci del circolo, così come statuette riproducono perfettamente tutti i principali soci del circolo riprendendone le sembianze e la forma, coniugando passato e storia di un palazzo che su via Rubichi splende ancora di fascino avvolto da una maestosità che il tempo non ha sbiadito per niente.