Teatro pieno ai Cantieri Koreja per "Acido Fenico" con i Sud Sound System

Festeggiare ventanni della propria carriera in teatro, riportando sulle scene, insieme ai Cantieri teatrali Koreja, "Acido Fenico". I Sud Sound System non hanno deluso neanche questa volta e la loro musica, come sempre, ha lanciato un messaggio importante a tutti i presenti, contro la criminalità.
Il testo è di Giancarlo De Cataldo, giudice e scrittore romano divenuto celebre con "Romanzo criminale.
Domenico Carunchio, malavitoso pugliese che racconta la sua vita. Dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da camorrista sino all’arresto e al rifiuto di sentirsi pentito; piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso, per sempre, quel suo odore di acido fenico. Mimmo Carunchio è il soldato di un esercito nemico che non si arrende al vincitore. Quando nella sua città sviluppo e degrado vanno tristemente a legarsi, per lui l’arruolamento nella malavita organizzata vuol dire sfuggire non solo alla povertà e al degrado, ma anche ai tanti luoghi comuni del Sud. A quelli come Carunchio deve essere riconosciuto, paradossalmente, il valore della scelta: combattiamoli conoscendoli, perché la loro identità, quella che hanno liberamente scelto, ce lo impone. Questa scelta genera la tragedia: Carunchio è l’eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. A volte si fa comica, così necessita una “spalla“ al nostro protagonista, e la spalla è il giudice che vorrebbe tanto dirla lui la battuta finale. Il controcanto è affidato ai Sud Sound System: la loro fisicità serve a rafforzare la nostra storia. La loro musica funziona fortemente da contrasto. Ecco il coro, in cui potremmo, come esercito attaccato, esercito “civile”, riconoscerci, ma, per carità, non per accentuare atavici contrasti da Sud in disarmo, semmai per smascherare l’urgenza di ben più semplici bisogni. Guardiamolo con un sorriso questo Carunchio: è uno scaltro teatrante e del resto quella dei mafiosi è un’arte da commedianti. Nella loro ritualità rappresentano personalità complete di un’unica e forte specie.