"Ti racconto a Capo” parte dalla volontà di ripercorrere la storia, le tradizioni e le peculiarità territoriali e comunitarie del Capo di Leuca, del Salento in una visione ampia del Sud, avente come epicentro Corsano, aprendo all’apporto di prospettive differenti che possano arricchire il racconto apportando visioni del Sud nuove e suggestive.
Il racconto è un elemento fondante del recupero delle tradizioni e della storia.
Il filo narrativo si dipana grazie agli occhi degli abitanti, all’essenziale contributo dei giovani, alle sensazioni dei partecipanti, all’entusiasmo dei turisti, alla passione degli artisti e di tutti coloro i quali vogliano aiutarci in questo percorso di formazione, informazione e ricerca.
Si creerà, in tal modo, un momento ed un luogo di confronto costante situato nell’estremo Sud e incentrato sul Sud, fucina creativa collettiva.
“Ti racconto a Capo” è un progetto ideato e coordinato da Carlo Ciardo e da Luciano de Francesco, e rappresenta la naturale evoluzione dell’originaria prospettiva del progetto “Ti racconto…Corsano” svoltosi dal 29 luglio al 5 settembre 2010 con una notevole partecipazione di pubblico ed un riscontro mediatico e culturale di tutta evidenza.
Il nome ha una doppia lettura.
Non solo intuitivamente realizza l’idea di raccontare partendo dal Sud e facendolo nell’estremo Sud, ma “a Capo” è pensato perché ogni anno bisogna avere la forza e il coraggio di mettere un punto sul passato, imparare dagli errori, andare a capo e raccontare una storia che abbia il sapore del passato e il gusto di un nuovo futuro.
Altrettanto significativo è il sottotitolo “immagini, suoni e parole dalla Terra del Sud”, facendo intuire che gli strumenti utilizzati per realizzare la narrazione saranno legati a tutte le arti.
Inoltre, il racconto proviene dalla Terra del Sud, perché il Sud da cui partiamo e che vogliamo raccontare non si deve fermare al Capo ma a tutte le terre del Sud del mondo, a Sud di noi, a Sud del corpo. Un punto di vista per affermare di essere cittadini del mondo pienamente consapevoli delle differenze culturali, perché solo dal riconoscimento dell’esistenza delle diversità può nasce il confronto.
Esplorare le differenze del Sud e dei Sud senza diffidenze.