Le Quaremme son tornate!

Se sei nato in Puglia, in uno dei paesi che custodiscono le tradizioni alla stregua di una madia, conosci sin da bambino la "Quaremma" o "Caremma" o "Quarantana", borgo che vai nomignolo che trovi, ovvero fantocci che rappresentano vecchiette vestite di stracci neri e che danno un'aria stregata ai vicoli dove vengono appese ogni Mercoledì delle Ceneri.
Si tratta di un'antica tradizione figlia dell'immaginazione popolare che apre così, appendendo le Quarantane a fili tesi tra i balconi delle case, il periodo quaresimale dopo i festeggiamenti di Carnevale.

Da oggi - in particolare in alcuni comuni salentini: Gallipoli, Tuglie, Sannicola e nella Grecìa salentina - ci si può facilmente imbattere nei fantocci dalle sembianze umane, Quaremme in tutte le fogge issate e sospese a mezz'aria tra i crocicchi antichi, vestite poveramente con in mano il fuso per filare. La tradizione popolare considera la Quaremma la moglie del Carnevale spentosi il Martedì Grasso, perciò la vecchietta di pezza appare affranta e in alcuni casi reca con sé il simbolo dei cibi per rammentare il periodo di astinenza quaresimale.

L'antica usanza consisteva nell'appendere le "bambole" a grandezza naturale tra due balconi, dotandole di una grossa patata con le penne di una gallina poste a raggiera a rappresentare le settimane di Quaresima.
Così come si legge in un vecchio articolo apparso nel 1960 su Il Messaggero del Molise: "Ogni domenica di Quaresima che passa viene tolta una penna dalla patata, il pupazzo viene tolto il giorno del Sabato Santo, rimanendo appeso per quaranta giorni, donde il nome di "Quarantana". I vecchi dicono che simbolicamente rappresenta anche la passione della Quaresima, da qui l'abito scuro."

In Valle d’Itria accanto alle Quaremme si vedono i taralli, 7 come le settimane quaresimali, in altre regioni un’arancia amara ha sostituito nel tempo la patata con le 7 penne di gallina infilzate a raggiera, talvolta si appendono i salumi e un fiasco di vino.

Trascorso il tempo, il Sabato Santo, la Quarantana come tradizione comanda finisce di campare e viene bruciata. Il fuoco ci restituisce l'origine pagana del rito e si intreccia inevitabilmente alla cultura contadina e quindi agli auspici di buona annata, il riscatto primaverile alle porte e quindi la rinascita sulla morte dopo l'inverno.
Negli ultimi anni la Quaremma è diventata social e appare non più solo tra i vicoli, ma anche su Instagram e Facebook.

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