Ritorno al passato nel Parco Rudiae

II secolo avanti Cristo - 2015, un intervallo che sembra un incantesimo, d'altronde è comprensibile: come fai a immaginare un tempo così vasto? Una pausa che ha espresso le molte età, gli strati di un luogo che ha trattenuto il fiato restando un segreto tra gli ulivi, finché gli archeologi non lo hanno sfiorato.
Già nel 1500 Galateo si accorse che la vita agricola aveva stravolto l'area compromettendone i tesori, nel 1800 Sigismondo Castromediano tornò sull'argomento e proprio a quest'epoca risale il ritrovamento della necropoli e dei reperti oggi conservati nel Museo Castromediano. Così come lo sfioramento di una lanterna magica nelle fiabe provoca l'evocazione di un genio, lo sfioramento della terra a Lecce e dintorni, rivela il passato.

#Lecce2015 #salentowebtvIl pubblico del Parco archeologico Rudiae stasera eccezionalmente aperto per lo spettacolo "Trapule" prende posto.

Posted by Salentoweb.Tv on Giovedì 27 agosto 2015

Spesso è un passato che resta un cantiere, ma fortunatamente non è il caso del Parco Archeologico Rudiae, uno dei tesori del Mediterraneo, patria di Quinto Ennio, nella prima periferia del capoluogo salentino - per l'esattezza a tre chilometri dal centro abitato in direzione sud-ovest (Via Vecchia Copertino) che ieri sera, per la prima volta, è stato aperto al pubblico invitato ad assistere allo spettacolo teatrale "Trapule" di e con Fabrizio Saccomanno e Mino De Santis, entrambi visibilmente emozionati e grati di essere i primi artisti a calcare la terra a ridosso del frammento di anfiteatro emerso dopo i lavori. E' come un messaggio inascoltato in segreteria, un messaggio fondamentale, rimasto lì, nel buio remoto, pronto ad essere ascoltato da noi.

I salentini sono abituati a camminare nel passato, l'Anfiteatro Romano in Piazza Sant'Oronzo è da generazioni una sorta di principio educativo regolarmente applicato al quotidiano, l'ombelico di una città che poco più in là ne ha un altro costituito da muraglie ben visibili e che una volta delimitavano un territorio oggi ricco di cimeli, cornici e decorazioni che raccontano storie di epoche e popolazioni diverse, un vero e proprio "Stargate" peculiarmente umano e legato alla civiltà messapico-romana. Eppure il pubblico che ieri sera ha calcato per primo la terra nuda del cantiere archeologico, ha avuto l'impressione di camminare su una specie di luna, di partecipare ad un allunaggio, di far parte di un viaggio nel tempo. Un viaggio sottolineato dai racconti dell'attore Fabrizio Saccomanno e dalle canzoni del cantautore Mino De Santis, entrambi salentini, entrambi impegnati da anni ad ascoltare e narrare con ironia amara e dolce questo sud del mondo. L'evento di ieri sera è stato fortemente voluto dall'Assessore Luigi Coclite, tra i presenti alla "prima" al chiaro di luna.

#Lecce2015 #salentowebtvMentre il pubblico di "Trapule" inizia a prendere posto qui nel Parco Archeologico Rudiae...

Posted by Salentoweb.Tv on Giovedì 27 agosto 2015

«Siamo nati e cresciuti – spiega Fabrizio Saccomanno - nelle stesse vie di un paese del Salento. Negli anni abbiamo cercato di raccontare e fare testimonianza del mondo che ci circondava. Io con il mio corpo teatrale, Mino imbracciando una chitarra. Inconsapevoli stavamo dipingendo con colori accesi il nostro sud, quello che ognuno si porta nel cuore, quel poco che ne resta. Forse era inevitabile che i canti di Mino ed i miei cunti dovessero incontrarsi. Questo incontro lo abbiamo chiamato “Trapule”».
Con questo evento prosegue l’iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale di Lecce per portare il teatro fuori dai luoghi soliti. Il Parco Rudiae è solo l’ultimo di questi esempi. Tuttora oggetto di scavi archeologici per fare emergere l’intero ovale dell’anfiteatro, databile fra il I e il II secolo avanti Cristo, dai lavori già eseguiti sono stati rinvenuti importanti reperti che presto saranno in esposizione al Must, il Museo archeologico di Lecce. Una statua togata in marmo pregiato, forse greco, è stata scoperta, infatti, durante le attività di scavo, rappresenta un personaggio illustre, presumibilmente un imperatore, forse di età augustea. Al termine dei lavori, l'anfiteatro si potrà ammirare per intero e Lecce sarà a tutti gli effetti l'unica città al mondo ad avere due anfiteatri di età romana. L'intervallo è finito, lo spettacolo è ricominciato.

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