Il sipario si alza e lo spettacolo prende vita. La danza conquista il palcoscenico della città e il Maestro Fredy Franzutti rende viva, per la prima volta, la sua idea speciale: “La Settimana della Danza”, a Lecce, dal 26 al 29 Aprile (qui il video della conferenza stampa). Un appuntamento che solo lui, l’uomo della Danza leccese, noto a livello internazionale, poteva raccontare.
Maestro, cos’è la Settimana della Danza?
Questa è l’edizione uno, anzi è l’edizione zero, della Settimana della Danza. Un po' come succede con i format televisivi è successo anche con questo evento che con tanto impegno e velocità siamo riusciti ad organizzare in tempi molto brevi. E’ un esperimento in cui crediamo, che nasce per sottolineare l’importanza di quest’arte vista da molti come “la Cenerentola tra le arti” e che cade proprio nei giorni in cui si celebra La Giornata Internazionale della Danza e del Balletto, prevista per il 29 Aprile, data di nascita di Jean-Georges Noverre, il più grande coreografo del ‘700 nonché inventore del balletto moderno.
L’appuntamento si svolgerà all’interno dei Cantieri Teatrali Koreja, una delle location d’eccezione della cultura a Lecce..
Il programma della Settimana della Danza nasce rispettando la linea dei Cantieri Teatrali Koreja. Con piacere e spirito di iniziativa ho scelto di mettermi in discussione scegliendo nel repertorio del Balletto del Sud ciò che mettesse più in evidenza la contaminazione delle arti o scelte musicali più moderne. Questo perché ci stiamo allineando alle Direttive del Ministero che spinge alla contaminazione della danza con il teatro e con la musica, chiedendoci di allargare gli orizzonti anche verso i musicisti più recenti.
Qual è il programma previsto?
Dopo la conferenza inaugurale sono previsti matinée per le scuole, master class di danza classica con Gilda Gelati (prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano) e due spettacoli della compagnia: “Serata Stravinskij” e “Le Quattro Stagioni” di W.H. Auden. Un programma variegato e completo per dare risalto ad un settore particolare e dalle mille sfumature.
Lei parla di contaminazione delle arti. Ci racconta quanto è fondamentale la scelta musicale nel suo lavoro?
Nello spettacolo “Le quattro stagioni” ci sarà la musica di Antonio Vivaldi e quella di John Cage. Due musicisti lontani nel tempo che si legheranno nello spettacolo tra suoni forti e ritmati (quelli di Cage) e le straordinarie sinfonie di Vivaldi. Questo raffronto renderà tutto molto particolare e coinvolgente.
Tra le arti coinvolte spicca anche il teatro
Si, è vero, il teatro e la parola si fondono con la danza e le performance saranno di teatro e di danza. Ci tengo però a precisare il significato di tutto questo. La parola, non è una spiegazione alla danza. Non inseriamo la parola perché la danza non riesce a farsi capire. Anzi, la danza è autosufficiente e la parola, se inserita, può solo dare un’emozione in più, alternativa a quella che viene fuori dal movimento corporeo.
L’Assessore Delli Noci le ha comunicato che è stato inserito nel Comitato Tecnico di Lecce Capitale Italiana della Cultura 2015. Come ha intenzione di onorare questo importante ruolo?
L’assessore Delli Noci è molto vicino al Balletto del Sud e alla cultura in generale e io sono molto felice di aver ricevuto questa nomina dopo esperienze sinergiche fatte negli anni scorsi con il Comune di Lecce. Quello che posso assicurare, a lavoro non ancora iniziato è che rispetterò la mia linea artistica, dando alla cultura il rispetto che merita. La mia battaglia sarà lanciare proposte che siano lontane dall’intrattenimento.
Progetti per l’Edizione Uno della Settimana della Danza, quella che magari si svolgerà l’anno prossimo?
Adesso siamo pronti a pensare a questa edizione, a viverla a 360° proprio per fare bilanci. Per capire come proseguire e come impostare una possibile nuova edizione. Ci sarà un anno di tempo per pensarci, ma ciò a cui tengo di più è proseguire nell’onorare nella nostra città la Giornata Internazionale della Danza.