Quando a bruciare è il fuoco sacro legato alla tradizione e alla spiritualità, tutto torna ad essere semplice, e anche magico, insieme. La Fòcara di Novoli, l’appuntamento che scalda il cuore dell’inverno salentino (la data è sempre il 16 Gennaio), evento che di anno in anno si arricchisce in termini di popolarità e presenze, quest’anno più che mai sprigiona il suo lato artistico in modo intimo e quasi nascosto, forse anche povero.
Povero e semplice, infatti, è lo stile del Maestro scelto per la direzione artistica dell’edizione 2015, Jannis Kounnelis, pittore e scultore greco, che regalerà tramite la sua installazione non solo il suo personalissimo apporto artistico ma anche l’emozione della simbologia che ha origini lontane. Che partono dalla base della base. E che dal cuore di tutto s’innalzano per formare il fuoco buono dedicato a Sant’Antonio Abate, il più grande del Mediterraneo.
La base di Kounnelis, dicevamo. E poi le pietre, e una campana alla base di tutto. I lavori per la Fòcara non sono ancora cominciati ma la Fondazione Focara di Novoli è già al lavoro da tempo. Grossi massi che formano una croce greca viva, anima vera e propria dell’installazione, simbolo della passione, sono già posti al centro di Piazza Tito Schipa di Novoli. Sono le grosse pietre volute da Kounnelis per formare la sua installazione artistica. L’atto pagano diventa atto liturgico, e al centro della croce compare una campana dalla duplice simbologia: la prima è la celebrazione del santo (sfera religiosa), la seconda è il richiamo al raduno solenne alla festività (sfera pagana). La campana centrale, cuore pulsante e metallico, simbolo della centralità e verticalità, metafora della comunità cristiana chiamata all’adunanza e alla partecipazione nella liturgia, non sarà una semplice campana. I grappoli d’uva con tralci di vite, decorazioni in rilievo, sono un richiamo ai tralci che occorrono per mettere su l’antica e intramontabile costruzione pronta a bruciare tra poco più di un mese. Tralci che giungono a Novoli da tutti i paesi del vicinato.
Venti metri di diametro per venticinque metri d’altezza per ottantamila fascine di tralci di vite che sovrastano la croce greca e la campana. Questa sarà la forza della Fòcara di Novoli 2015: la sua base e il suo cuore.
Per le foto da drone si ringrazia Emiliano Peluso.