
Cento anni fa non c’era la disoccupazione giovanile. Non c’era la paura di non avere una casa tutta per sé per via della crisi. E non c’era nemmeno l’esigenza vitale di rimanere sempre aggiornati per non restare indietro rispetto agli altri.
Non c’era nemmeno Vittorio, poco più di cento anni fa. Ma poi è arrivato ad abitare la terra salentina, nascendo a Bari quel 6 Gennaio del 1914 e arrivando nel Salento, ancora in fasce, poco tempo dopo. Vittorio è il nome dell’autore e traduttore salentino che più di tutti ha saputo disegnare su un foglio con una penna in mano e attraverso la sua scrittura una terra che dà e toglie, da sempre. Ieri come oggi. Vittorio Bodini.
Nel centenario della sua nascita, Vittorio Bodini, si cristallizza davanti agli occhi degli studenti, degli appassionati o di chi, magari forse per la prima volta ne sentirà parlare in questo 2014 che nasce con l’intento di ricordarlo più e più volte, attuale e contemporaneo come pochi altri poeti/autori.
E più ci si addentra nelle sue opere, più si può capire quanto, Bodini, mentre la storia scorreva sulla sua pelle, abbia vissuto il suo Salento con lo stesso stato d’animo con cui lo vivono molti giovani oggi. Per questo, ricordarlo, non è solo uno spicciolo dovere di chi vive dove lui ha vissuto. Leggere le sue parole, diventa quasi una necessità da condividere, per comprendere le mille sfaccettature di una terra che oggi come ieri è baciata da un sole senza tempo, che batte troppo forte sulle dinamiche sociali o strettamente legate alla vita quotidiana di tutti. Certo, il 2014 è quasi sicuramente più “luminoso” degli anni trenta e quaranta. Ma il punto resta lo stesso. E i suoi versi lo dimostrano.
Di Bodini il grande pubblico ne sa poco. Sarà il quasi puntuale mancato insegnamento dei poeti locali nelle scuole dell’obbligo, sarà che il numero delle sue poesie non è altissimo. Sarà che Bodini ha vissuto non solo in terra salentina (la Spagna è stata uno dei suoi porti sicuri). Quel che è certo però, è che nel centenario della sua nascita, il suo nome risuonerà nelle orecchie di molti tra iniziative, convention e manifestazioni a lui dedicate. Finalmente.
E dopo il primo appuntamento che si è tenuto il 6 Gennaio a Castelnuovo di Porto (Roma) in cui tra performance musicali, teatrali e momenti dedicati alla poesia si è presentato il pensiero “artistico-letterario” di Vittorio Bodini, è tempo di pensare alle altre iniziative che arricchiranno l’anno appena iniziato e dedicate ad un uomo che della sua terra diceva: “Qui non vorrei vivere dove vivere mi tocca, mio paese, così sgradito da doverti amare”.
Parole che suonano familiari.