Stasera, 11 agosto 2012, approda a Sternatia il festival itinerante La Notte della Taranta, promosso e organizzato da Fondazione La Notte della Taranta, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione di Comuni della Grecìa Salentina, Istituto Diego Carpitella.
Ad aprire la serata sarà il gruppo dei Petrameridie con la sua musica frutto dell’incontro di tradizione e ricerca, polivocalità e danza; i brani popolari mischiano sonorità etniche e arrangiamenti originali, accompagnando nel ballo l’ospite Roberta Parravano, ricercatrice, coreografa e ballerina esperta in danze tradizionali dell’Italia centro-meridionale. Della formazione fanno parte Maria Vittoria Antonazzo, voce dal timbro profondo e pungente, e Pietro Balsamo, cantore e instancabile ricercatore della tradizione del canto e della danza della Bassa Murgia e dell’Alto Salento; il miscelatore di timbri della musica etnica con quelli della tradizione popolare italiana, Nico Berardi (flauti, charango e zampogna); Vito De Lorenzi (tabla e tamburi a cornice); Pierre dei Lazzaretti (violoncello); Bruno Galeone (fisarmonica), Gigi Marra (voce), Patrizia Zacheo (danza); e Daniele Vigna (chitarre acustiche e classiche), accorto arrangiatore dei temi tradizionali e compositore dei brani originali del gruppo.
A salire sul palco dopo i Petrameridie sarà un habitué del festival La Notte della Taranta, il virtuoso della mandola Mimmo Epifani che arriverà con i suoi Barbers a trascinare nel ballo il pubblico di Sternatia.
Il repertorio proposto sarà quello legato al mandolino e alla tradizionale mandola “alla barbiere”, tra pizziche e serenate che, grazie agli strumenti caratteristici della cultura popolare come la chitarra battente e la tammorra, vengono riproposti con un suono nuovo, lontano dai logori stereotipi del folk revival. Leader e fondatore del gruppo, Mimmo Epifani è considerato uno dei maggiori esperti di musica etnica in ambito internazionale; conosciuto per le innovazioni tecniche di improvvisazione applicate al mandolino, è noto soprattutto per la tecnica della mandola “alla barbiere”, così chiamata poiché veniva insegnata in un salone da barbiere a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, dal maestro Costantino Vita, barbiere e musicista, e dal maestro Peppu D’Augusta, direttore d’orchestrina. Proprio nella barberia di maestro Costantino, Mimmo Epifani, giovanissimo, comincia a imparare lo strumento, scoprendo la passione per le tradizioni popolari tramandate oralmente. Più tardi, dopo il diploma in mandolino a Padova e varie esperienze professionali, con l’aiuto di Eugenio Bennato, che lo scoprirà come cantante rapper e solista di mandola “alla barbiere”, raggiunge il massimo delle sue potenzialità artistiche esibendosi con Musica Nova (compagnia di Eugenio Bennato).
Ha collaborato con moltissimi musicisti, da Roberto De Simone a Fausto Mesolella, e con Epifani Barbers continua a esibirsi in tutto il mondo con lo scopo di far conoscere i
suoi strumenti in una chiave moderna divulgando, oltre alle sue composizioni, la musica tradizionale imparata nelle barberie di San Vito dei Normanni.