Ministro Profumo vuoi i primi della classe? Vieni nel Salento, ve ne sono in abbondanza

Ministro Profumo vuoi i primi della classe? Vieni nel Salento, ve ne sono in abb

Se questo è il momento dei "primi della classe" allora il Salento aspira ad avere il primato. Altro che sfaticati qui al Sud. I nostri ragazzi s'impegnano e come. E non sono mica secchioni. Le "menti eccellenti" si fanno notare e a loro auguriamo grandi successi.

A quanto pare nella classe IV A dell'istituto professionale Don Tonino Bello di Tricase, in provincia di Lecce, tre studenti sono stati promossi con tutti dieci, compresa la condotta.

Il dato e' stato segnalato al periodico 'La tecnica della scuola', che ha promosso una ricerca in tutta Italia. La situazione registrata nella scuola di Tricase conferma, secondo il periodico, la tesi del Ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, secondo cui ''ci sono tanti bravissimi alunni che meritano la nostra fiducia".

“Sono ragazzi modello – ha dichiarato al periodico Biagio Cazzato, il loro professore di Italiano e storia da tre anni - che si sono sempre attestati su votazioni altissime, attorno alla media del nove, in una scuola dove le medie sono piuttosto basse ed il numero di bocciati spesso sopra le media. Quest’anno questi tre giovani, ed anche uno delle IV B, sono maturati ed hanno avuto l’exploit sancito con lo scrutinio di fine anno. La loro caratteristica è che sono così interessati al mondo della scuola e a quello che accade nella società che ‘massacrano’ i gli insegnanti con continue domande e richieste di chiarimenti”.

E i genitori? Ecco quello che pensano: “Mio figlio non è un piccolo genietto - dice la madre di un alunno iscritto ad una scuola primaria di Sassari - ma un bambino intelligente, curioso, volenteroso e con un senso spiccato del dovere. Trovo giusto che le eccellenze vengano segnalate in un momento in cui la scuola pubblica viene sempre bistrattata”. Dello stesso avviso è la madre di un allievo di una primaria di Povegliano Veronese (Verona), che ha appena terminato il quinto anno: “dedichiamo sempre tanta attenzione ai ragazzi in difficoltà dimenticando talvolta le eccellenze”.

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