I cittadini coordinati in “Comitato di Tutela Porto Miggiano” si mobilitano, ora anche attraverso un concorso fotografico, per fare un appello all’assessore regionale alla Qualità ed Assetto del Territorio Angela Barbanente, affinché la Regione Puglia intervenga per tutelare Porto Miggiano e Santa Cesarea Terme da ulteriore devastazione. Attraverso la fotografia i cittadini hanno voluto mostrare il bello da tutelare e gli scempi già compiuti.
Il Comitato, coadiuvato dalle associazioni che appoggiano la battaglia contro la cementificazione selvaggia dei luoghi splendidi di Santa Cesarea Terme, consegna nelle mani dell’assessore le oltre 3580 firme raccolte in questi mesi di straordinaria partecipazione per chiedere che Porto Miggiano entri di diritto nel Parco “Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” e venga tutelata subito e senza ulteriore indugi.
Il Comitato è nato qualche mese fa dall’intuizione e dall’esigenza di fare fronte comune dinanzi alla devastazione che si è compiuta e che si sta compiendo nel territorio di Santa Cesarea Terme.
Nel gruppo Facebook Comitato di Tutela per Porto Miggiano Subito dopo la sua creazione si sono moltiplicate le presenze. Immediatamente sono iniziate ad arrivare foto, commenti, filmati: il denominatore comune era lo sdegno, la tristezza, il dolore dei salentini e dei turisti dinanzi a questa mortificazione del territorio a suon di cemento.
Dismettere e svendere la propria terra in nome del denaro, ammutolire un patrimonio di tradizioni e di natura incontaminata ci renderà orfani di uno degli angoli più autentici del paese che nessuna oasi cementizia potrà ricreare. Di settimana in settimana le adesioni al gruppo sono cresciute in maniera esponenziale toccando ad oggi oltre 5.200 presenze.
In questi mesi il comitato è entrato in contatto con alcune associazioni come Save Salento, Nuova Messapia, il Coordinamento Civico, il Forum Ambiente e Salute già attive sul territorio. Sono partite le prime iniziative come “Una mail al sindaco di Santa Cesarea Terme” con la quale era possibile far presente al primo cittadino la propria contrarietà alla concessione di nuove costruzioni.
A partire da luglio e per tutta l’estate, ogni sabato si sono svolti affollatissimi sit-in di protesta sotto la torre di Porto Miggiano. Save Salento si è attivato, sin da subito, attraverso una tribolata richiesta di acquisizione degli atti al Comune di Santa Cesarea Terme, producendo un esposto alla Procura della Repubblica di Lecce e diffide al Comune di Santa Cesarea Terme.
"Il mondo politico -si legge nella nota del Comitato civico- ha dato prova di trasversalità testimoniata dalle firme di D’Alema (PD), Zazzera (IDV), Paolo Perrone (PdL), Sergio, D’Elia (Radicali); dalle interrogazioni parlamentari di Elisabetta Zamparutti e di Luciana Sbarbati, e dalle interrogazioni in commissione da parte di Zazzera, Piffari e Ginefra al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Particolarmente significativo è stato l’appoggio di Sergio Blasi e della Fondazione Notte della Taranta , che ha permesso alla nostra protesta di salire sul palco del Concertone e di proseguire la raccolta firme.
I cantori della nostra bellissima terra ci hanno abbracciato con calore: l’attenzione di Nandu Popu e dei Sud Sound System è stata massima attraverso appelli di sostegno al comitato dai palchi dei loro concerti da quello del ventennale a quello della serata finale della Notte della Taranta durante il quale Nandu Popu con indosso la maglietta del Comitato di Tutela per Porto Miggiano ripeteva “Salento non fa rima con cemento”, con accanto Claudio Cavallo dei Mascarimirì, anche lui con la medesima t-shirt.
Nel nuovo video musicale “Casa Mia”, i Sud Sound System vogliono denunciare l’aggressione al territorio salentino: la Torre di Porto Miggiano fa parte del video ed è stata scelta dal gruppo per simboleggiare l’adesione alla nostra battaglia e per difendere idealmente tutto il territorio. L’elenco dei sostenitori continua con l’appello sul palco della Banda Bassotti, Alessia Tondo e i Briganti di Terra D’Otranto".
Le iniziative che il Comitato vuole intraprendere, unitamente alle associazioni, riguardano anche l’attivazione di tutti i meccanismi di tutela attraverso l’acquisizione dei documenti per un’analisi delle criticità sotto l’aspetto autorizzativo, territoriale, paesaggistico, idrogeologico, faunistico continuando un’opera di sensibilizzazione che possa essere di stimolo per le istituzioni.