Si è svolto domenica scorsa il concerto “Un aiuto all’arte e all’ambiente al suon di dolci note” organizzato dal FAI- Fondo Ambiente taliano- Delegazione di Lecce per omaggiare con il “bel canto” i 150 anni dell’Unità d’Italia.
All’apertura del sipario nello splendido Teatro “Il Ducale” di Cavallino, riecheggia l’Inno di Mameli cantato dagli interpreti principali il soprano Lucia Conte, il tenore Antonio Pellegrino, il tenore Antonio Basile, il baritono Giorgio Schipa e dai membri del Coro Lirico di Lecce Edmund Lila, Leonardo Pispico, Gianni Ceppi, Salvatore Saracino e Tiziana Muraglia, accompagnati al pianoforte dall’eccellente Maestro Vanessa Sotgiu.
La presentatrice Rosangela Giurgola di volta in volta introduce la platea all’ascolto delle singole arie, interpretate anche visivamente dagli abili cantori con scenette suggestive (con tanto di schiuma da barba e rasoio per “Largo al Factotum” dal Barbiere di Siviglia di G. Rossini, interpretato da Giorgio Schipa, piume “al vento” per “La Donna è mobile” di G. Verdi, interpretato da Antonio Pellegrino, tavolino, specchio e pettine in mano ad una fanciulla sognante per l’interpretazione da parte di Antonio Basile, affiancato dalla presentatrice Rosangela Giurgola, della “Musica Proibita” di G. Guastaldon).
Splendida la prestazione del soprano Lucia Conte che regala forti emozioni tanto nelle esibizioni da solista quanto nei duetti con ognuna delle figure maschili. A rendere ancora più movimentata la serata le piccole stelle della scuola di danza “Danzarte 3” di Daniela Di Vito, di Arnesano, che, dopo aver colorato la platea con bandiere tricolori durante l’Inno di Mameli , hanno messo in scena un intermezzo a passo di danza del tutto insolito per un concerto lirico: è stato così possibile assistere ad una coreografia dal titolo “Pagliacci”, danzata dalle bambine del corso propedeutico, “Blue skin”, realizzata dalla maestra Di Vito in persona con la partecipazione di Sebastian Ciurlia e Ludovica Pici e, l’aspetto più originale, un omaggio a Michael Jackson messo in atto dalle allieve del corso inferiore.
Al termine della serata non poteva mancare il brindisi più famoso della lirica, con tanto di calici rivolti al pubblico, in un’atmosfera che ha unito idealmente palcoscenico e platea all’insegna dell’orgoglio dell’essere italiani.