Sos Italia Nostra: Il Salento brucia al sole dei pannelli fotovoltaici

A Roma Italia Nostra fa del salento un caso nazionale in materia di tutela ambientale. Con accanto Siracusa e l’intera costa della Sardegna, il nostro territorio ha conquistato il triste primato: cemento e pannelli solari ormai prendono il posto della rossa terra.

Mentre il porto greco di Siracusa affoga nel cemento, il paesaggio secolare del salento brucia al sole dei panneli fotovoltaici. E l'intera costa della Sardegna perde costantemente natura.

Questo il podio delle emergenze paesaggio-coste della penisola denunciate in un fitto dossier di Italia Nostra, a Roma nel corso di una conferenza per il lancio della terza edizione della campagna nazionale "Paesaggi sensibili" dedicata per il 2010 ai paesaggi di costa.

In cima alla classifica la Sardegna, dove è allarme per tutto il perimetro marino della regione: in particolare, il problema è l'ipotesi di liquidazione della Conservatoria delle coste (diventata Agenzia regionale nel 2006) per tutelare l' ambiente. In Sicilia, afferma il dossier, a Siracusa (con l' isola di Ortigia dichiarata patrimonio dell'umanità) sono in corso «due devastanti progetti portuali da 50.000 metri quadrati», in totale «100.000 mq sottratti al mare».

E in Puglia, nel Salento almeno il 50% della costa della provincia di Lecce è densamente edificata, soprattutto da porti, approdi e insediamenti turistici, oltre alla «selvaggia diffusione» di pannelli fotovoltaici.

Secondo il presidente di Italia nostra, Alessandra Mottola Molfino, c'è «un assalto grave e inaccettabile al paesaggio italiano e ai luoghi più celebri del turismo».

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