L'impegno, la passione e il rinnovarsi della secolare tradizione della Focara ritornano ogni anno a regalarci quell'emozionante spettacolo chiamato Focara, il "Fuoco buono di Puglia". Oggi la tradizionale “Festa della Vite” a Novoli segna ufficialmente l’inizio dei lavori per la costruzione della #Focara2018.
Le istituzioni, le autorità civili e religiose locali, oltre agli uomini del Comitato Festa, alle donne della Focara e a tutti i costruttori del più grande falò del mediterraneo, si sono ritrovati in piazza Tito Schipa per la benedizione e la sistemazione delle prime fascine dalla Fòcara edizione 2018.
"La festa della vita è da sempre l’inizio del percorso di avvicinamento dell’accensione della Focara. Negli ultimi anni abbiamo voluto che la posa della prima fascina, che compone la grande pira eretta in devozione di Sant’Antonio Abate, venga riposta da parte di un nostro concittadino emigrato da Novoli che si è distinto in azioni meritevoli. Quest’anno l’attenzione si è riposta su Enzo Franco, un novolese che si è distinto per azioni meritorie e benevole nei confronti dei paesi e dei popoli più poveri dell’Africa. La Festa della Vite è uno tra i momenti più appassionanti per la comunità devozionale di Novoli. La Focara, infatti, è un monumento d’arte contadina eretto in devozione del Santo, quindi la tradizione si mescola alla cultura, all’arte, agli spettacoli ma alla base di tutto rimane sempre l’aspetto spirituale, che è il fulcro dell’evento. Per questa edizione avremo varie iniziative: Focara fotografia, Focara fumetto ma sveleremo tutto il programma nella conferenza stampa che si terrà i primi giorni del mese di gennaio." Il Sindaco di Novoli Gianmaria Greco
La prima fascina viene depositata da Enzo Franco, novolese allontanatosi dalla terra madre e trasferitosi in Germania, la scelta ricade su di lui perchè coniuga i principi di pace e solidarietà che sono alla base dell'evento Focara e della Festa di Sant'Antonio Abate
"Ringrazio il Sindaco e tutto il mio paese per questo riconoscimento. Andai via dalla mia terra negli anni '70 per lavorare in germania, rientrato in Italia per il militare a Novara ho deciso di stabilirmi definitivamente lì. Da circa 4 anni e mezzo mi dedico ad un orfanotrofio in Burundi, "Casa Alessia", aperto in memoria di Alessia una ragazza che morta in un incidente aereo. Il padre decise di aprire una Onlus e di dedicarsi al volontariato che ogni giorno sostengo con tutte le mie forze. Io non do niente ma ricevo molto in cambio. Grazie a tutti." Enzo Franco