La #memoria del TEDxLecce 2016

La memoria digitale e quella dei mammiferi, la memoria degli italiani e quella dei singoli individui, la memoria tecnologica e quella olfattiva, la memoria corta e quella eterna. La memoria che siamo e che inneschiamo, la memoria dell'universo e quella perfetta macchina del tempo che sono gli esseri umani.

Nel segno della #memoria si sono susseguiti ieri sul palco del teatro Politeama Greco di Lecce gli interventi degli ospiti di TEDxLecce 2016 a cura dell'Associazione Diffondere Idee di Valore.

L'evento clou delle Conversazioni sul futuro diretto da Gabriella Morelli, ha registrato il sold out grazie ad un pubblico che in questi anni ha imparato a riconoscere e ad attendere la rassegna più importante d'autunno, fatta di storie ed esperienze virtuose, atti di coraggio e piccole grandi rivoluzioni condivise.

Ad aprire TEDxLecce uno straordinario video mapping firmato da Hermes Mangialardo e che ha fatto vivere al pubblico presente una visione inedita degli storici affreschi della volta del teatro. Poi le voci di questa edizione, in un crescendo di emozioni.

Ognuno ha raccontato la propria idea di memoria, per l'attore e regista Mario Perrotta "viviamo in un eterno presente, siamo costantemente sollecitati e connessi", per il genetista Massimo Delledonne "Tutti gli organismi multicellulari hanno lo stesso manuale delle istruzioni, questa memoria è una regia alla base della vita".

Per Laura Bosetti Tonatto "Il primo rapporto con la madre avviene attraverso l'olfatto, il nostro naso è uno strumento per intercettare straordinarie emozioni. Proust e Flaubert ne hanno fatto chiavi letterarie perfette come macchine del tempo.", per Gastone Garziera "Cos'hanno in comune la #memoria e questa macchina oggi vecchia eppure rivoluzionaria? Il genere umano. Eccovi, infatti, l'invenzione del primo supporto magnetico della Storia, l'organo di memoria che ha cambiato il metodo di lavoro di tanta gente".

Per Alessandro Treves, neuroscienziato della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste: "Siamo in sostanza macchine per la #memoria. La nostra funzione strutturale è questa, ecco la differenza che ci rende umani." Il service designer Vincenzo Di Maria, invece, ha trasformato il suo intervento in un piccolo e divertente esperimento trasformando il pubblico nel meccanismo stesso che genera e cattura i ricordi.

Riccardo Noury di Amnesty International ha raccontato la storia della pedalina partigiana e della stampa resistente e rivoluzionaria, il medico PierDante Piccioni ha riportato la sua esperienza di amnesico alle prese con 12 anni perduti dopo un incidente stradale.

Ma il TEDxLecce è stato anche un grande spettacolo grazie alle performance della Compagnia Il Posto che ha portato al Politeama un esempio di danza verticale acrobatica in apertura del secondo tempo.

Grande assente Daniele Silvestri per motivi di famiglia, il suo video messaggio è stato proiettato dopo gli interventi del giurista Giovanni Ziccardi, Patrizia Spadin dell'associazione Aima, il fisico Lucia Votano ed il giornalista Marco Damilano che ha ripercorso 70 anni di storia italiana attraverso frammenti cinematografici e musicali.

Il più applaudito è stato Donpasta con la sua memoria legata ai sapori autentici della cucina italiana e mediterranea e la sua resistenza fatta di salse made in casa versus prodotti industriali, una presa di coscienza contagiosa e bellissima: "Il cibo è dono, pensando al mio intervento mi sono emozionato ricordando le ricette di mia nonna, la passata di pomodoro verdura la salsa industriale. Oggi la ricetta è un precetto, abbiamo perso la tradizione intesa come intelligenza collettiva. Frequento i contadini ed i pescatori che mi insegnano a fare con poco com'era uso una volta. La passata fatta in casa è rivoluzionaria perché si oppone ad un certo tipo di mafia, oggi lo scambio di sementi è vietato. La soluzione? Attraverso la memoria di ognuno. Mangiare è come respirare."

Un intreccio di buone idee da portare oltre le mura del teatro, come i fogli rossi distribuiti in platea in uno dei momenti più caldi dell'evento, una sferzata di energia grazie al secondo esperimento affidato a Di Maria che ha invitato tutti a farsi portavoce del cambiamento.

In chiusura la memoria del corpo, della danza, con la coreografa Maristella Martella e la Compagnia Tarantarte insieme a Kore Ensemble, un finale per riportare tutto alle radici, alle origini, all'innesco che genera i momenti di memoria e l'opportunità di raccontarli.
Un bel traguardo per gli organizzatori, i volontari, i collaboratori, TEDxLecce continua a crescere ed insieme a questo evento divenuto ormai un appuntamento imperdibile cresce la presa di coscienza della città.

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