Ritorno al futuro, nel Salento, è sinonimo di ritorno alla terra, a quelle radici agricole che hanno caratterizzato la storia del territorio sino allo spopolamento delle comunità rurali. La semina, il raccolto, la sapienza legata all'alfabeto della biodiversità e delle stagioni del fare, sono le fasi di un ciclo che ha ritrovato il suo ritmo grazie ai giovani agricoltori salentini e alla loro voglia di raccogliere il testimone dei predecessori. Da tempo, infatti, è in atto un processo di recupero e diffusione delle antiche tecniche di semina e raccolto, nonché di custodia e messa a dimora dei semi rari che costituiscono l'autentica espressione contadina del Sac Salento di Mare e di Pietre, un a risorsa inesauribile e un patrimonio che può diventare motore di sviluppo sostenibile, economia e progresso green.
E' questo lo spirito che ieri ha animato la Giornata dei Legumi organizzata da Axa Cultura Lecce, in collaborazione con SalentoWeb.Tv, a Sannicola. Una domenica vivace e partecipata grazie alle tante attività in programma, con i laboratori dedicati ai bambini e il Workshop tematico nella Saletta Multimediale del Frantoio ipogeo di Sannicola, uno dei beni attrattori del Sac Salento di Mare e di Pietre, sulla tutela della biodiversità con degustazione conclusiva di tre tipologie di legumi: il pisello riccio di Sannicola, il pisello nano di Zollino e il pisello secco di Vitigliano.
Protagonisti del workshop i produttori delle diverse varietà di piselli: Spazi popolari ed Azienda Agricola Elisabetta Fiorito per il pisello riccio, Cooperativa Jemma per il pisello nano ed i produttori di Pisedhri a Vitigliano per il pisello secco. Tra i partecipanti anche la Prof.ssa di Diritto dei consumatori e del mercato, Sara Tommasi, dell’Università del Salento e membro del gruppo di ricerca Law And Agroecology Ius et Rus che esporrà la nuova legge sulla tutela della biodiversità. Che cosa è emerso dal workshop?
E' necessario ripartire dai semi e dal ripristino delle comunità rurali per formare i nuovi consumatori, creare la connessione culturale, i momenti di informazione. Sono questi alcuni degli interessanti obiettivi che Axa Cultura si pone con incontri capaci di coinvolgere bambini e adulti e radunarli intorno a questi valori ritrovati. Il susseguirsi dei vari interventi, ieri pomeriggio ha messo in evidenza l'aspetto manuale di questo lavoro.
Come un tempo, infatti, i legumi salentini ritrovati grazie alle donazioni spontanee dei nostri saggi contadini che, intercettando i nuovi agricoltori di paese in paese, hanno fatto tesoro di una manciata di semi creando continuità e nuova vita. E' quanto hanno raccontato i produttori di Vitigliano, Sannicola e Zollino, a quanti ieri hanno seguito il workshop scoprendo da vicino queste realtà ormai consolidate. L'incontro si è concluso con una degustazione di legumi cotti nella tipica pignata salentina ed offerti dai produttori presenti, dulcis in fundo una torta realizzata con farina di fagioli. Oltre ai sapori di una volta il workshop ha fornito ai partecipanti anche una domanda su cui riflettere: Quanto siamo disposti a pagare per supportare questa filiera virtuosa?