#BlueMonday: Il giorno più triste dell'anno?

“Oggi è il #BlueMonday, il giorno più triste dell'anno. Manco se gli altri lunedì fossero in qualche modo allegri”.
Questa mattina l’ho letto su Twitter, e prima di retwittare questa grande verità e di passare avanti, ho deciso di fare un pò d’indagine, una di quelle che calzano a pennello con questo osservatorio social che tanto mi appassiona.
Il Blue Monday è il lunedì più triste dell’anno, o almeno questo ho letto sul web sulla notizia più “postata” del giorno. Sarà colpa delle festività natalizie ormai andate, sarà colpa del freddo, sarà colpa dell’inverno che non passa e dell’estate che è ormai tanto lontana e ancora così poco vicina: il terzo lunedì del mese di gennaio è davvero, a ragion veduta, un giorno che più che blu sarebbe stato meglio definirlo nero. O almeno questo è ciò che leggenda narra, questo è ciò che secondo i vari articoli pubblicati in rete, avrebbe affermato Cliff Arnall nel 2005, psicologo britannico.
Se non l’avessi letto sul mio smartphone appena sveglia, questa mattina avrei pensato a tutt’altro: Lecce, 19 Gennaio, terzo lunedì del primo mese dell’anno, 15 gradi, e un caldo primaverile non piacevole ma di più. La giornata è iniziata più che bene. Di blue io ci ho visto solo il cielo senza nuvole delle nove di mattina nel Salento dopo una nottata temporalesca.
Ed è partita l’indagine che mi ha portato dritta dritta verso una delle visioni che mi piacciono più: quella complottista, se così la vogliamo definire. Quella che mi riporta dritta a pensare che forse, nel bel mezzo delle teorie psicologiche di uno psicologo di cui non ci sono fonti certe, ci sono i brand che prendono la palla al balzo e che con la scusa del lunedì triste ci spingono ad andare a comprare quei cioccolatini che tanto amiamo, quegli ombretti che sogniamo da tanto e soprattutto quel volo o quella vacanza che infondo è bene programmare sin da oggi. E’ un ritorno alla felicità, vero? Mettiamola così.
E allora è partita l’indagine vera, quella che mi ha portato a spiare tra i vari post su Twitter (che ve lo dico a fare? #bluemonday è trend topics di oggi, primo posto assoluto) delle aziende più note e a guardare attentamente come cavalcano l’onda dell’hashtag promettente.
Vi faccio vedere.
Nemmeno a dirlo, RedBull cosa fa? Ti mette le ali, chiaramente. E lo fa su una tavola da surf nell’azzurro mare blu. Fila.

Samsung Italia ricorda che più che bluemonday preferisce il Crystal Blue Monday pubblicando la foto di una lavatrice con una frase profetica “Laviamo via la tristezza”. Giusto.

Haribo, nota marca di orsetti colorati ci fa presente che quelle gommosità che provocano assuefazione sono pronte a farvi dimenticare i tuffi al mare e a farvi vedere quant’è bello stare seduti dietro ad una scrivania. Da corsa al supermercato.

Anche Pupa Italia non è da meno e mi rinfresca le idee con tutti i suoi prodotti blu. Roba che Puffetta non avrebbe mai usato ma che a me, personalmente mi spinge ad una capatina in profumeria. Femminile.

E in ultimo Ferrari pubblica una foto di uno dei suoi gioielli spiegando “#blueMonday? Think Red!” Pensa Rosso! E goditi questa bella rossa fiammante. Da sogno.

Sono solo alcuni dei tweet pubblicati dalle grande aziende che si sono sfidate a suon di creatività in linea con la tematica del giorno e che ha ringalluzzito l’ego dei creativi grazie ai retweet e alle condivisioni. E allora viva il blue monday se serve alle aziende per avere un’opportunità in più ma soprattutto viva i creativi di Tim Official che per omaggiare il giorno più triste dell’anno mi regalano un tweet per vere social victim tipo me.
Tim afferma che le donne social sono meno stressate delle altre e che il blue monday non lo teme proprio nessuno! Viva Tim, per oggi. E basta Blue Monday.

Foto di: Back2BackPhotography