Il radon: azioni di rimedio e metodologie di prevenzione per nuovi edifici

Questa mattina nella Sala grande delle Officine Cantelmo, si è tenuto un seminario sul tema del radon: azioni di rimedio e metodologie di prevenzione per nuovi edifici.

Obiettivo del Corso è stato quello di fornire nozioni di carattere tecnico-scientifico in merito alle buone prassi da adottare per prevenire e proteggere i cittadini dall’esposizione al radon, un gas radioattivo di origine naturale, responsabile di un aumento di rischio del tumore polmonare.
L’idea di fondo dell’iniziativa è stata dunque quella di promuovere l’acquisizione di competenze specifiche per la gestione dell’inquinamento da radon da parte dei tecnici/funzionari che operano nel settore dell’edilizia (ingegneri, architetti, geometri, RSPP) e nella pubblica amministrazione (uffici tecnici, scuole), maturando la necessità di ricondurre la problematica ad un livello di operatività ordinaria sul territorio senza eccedere in allarmismi intermittenti.

Il corso è stato tenuto da docenti esperti del settore dell’Università di Ferrara, dell’Università del Salento e del Dipartimento di Igiene del lavoro dell’INAIL (ex-ISPESL), nonché dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e da ARPA Friuli Venezia Giulia.

Recenti studi hanno infatti dimostrato che il rischio da radon in particolare nel Salento è da non sottovalutare ed è destinato a divenire un problema sempre più rilevante alla luce delle disposizioni di legge inerenti il contenimento dei consumi energetici.

Un forte impulso alla gestione del problema radon indoor sarà dato dal recepimento in Italia della nuova Direttiva Europea 2013/59/EURATOM che ha esteso le richieste di indagine e controllo non solo ai luoghi di lavoro ma anche nelle abitazioni private riducendo a 300 Bq/m3 (valore medio annuo) l’attuale livello di azione italiano ad oggi di 500 Bq/m3, regolamentato dal D. Lgs. 241/2000.

Inoltre anche la Regione Puglia, mantenendo alta l’attenzione sul tema, ha recentemente proposto un testo di Legge Regionale che impatterà profondamente sulla gestione degli edifici sia pubblici che privati.

L’attenzione sarà dunque duplice, da un lato approfondire le implicazioni normative che investiranno nei prossimi anni l’Italia e la Puglia in particolare sul tema dell’inquinamento radon indoor, dall’altro fornire agli utenti del corso la giusta conoscenza per una corretto approccio alla gestione del problema con l’obiettivo di istituire una vera e propria rete di competenze che a sua volta possa rappresentare centro di diffusione per tutto il territorio.