Tragedia Concordia: i subacquei leccesi raccontano i soccorsi alla "Concordia"

Il loro compito è quello di intervenire nelle operazioni di soccorso più difficili e sono addestrati alle ricerche di sopravvissuti o recupero dei corpi. Andrea Costantini, Antonio Alba e Antonio Pagliara, appartenenti al Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Salento di Lecce, tornati nel capoluogo salentino raccontano quello che hanno vissuto durante le operazioni di ricerca sul relitto della nave "Costa Concordia", nel fondale marino dell'Isola del Giglio. Le difficoltà delle operazioni, la lotta contro il tempo, la tensione del momento, le emozioni nel vedere da vicino il disastro. Il loro impegno è stato riconosciuto dalla Provincia di Lecce con una targa con questa motivazione: "Per l'opera di soccorso e la professionalità impiegata nelle tragiche circostanze del naufragio della nave Concordia". E mentre le ricerche dei dispersi, vengono ostacolate dal maltempo, i giovani professionisti si dichiarano pronti a ripartire e a dare il proprio contributo.