Halloween o Holyween? Un'alternativa alle 'zucche' anglo-italiane

Il 31 ottobre è ormai alle porte e la notte più inquietante dell'anno si appresta a raggruppare 'mostri' d'ogni tipo e d'ogni luogo. Ogni motivo è infatti buono per festeggiare la nota festa popolare anglosassone divenuta, ormai, un vero e proprio 'must’ anche per le 'zucche' italiane.

Fino a una decina di anni fa, solo pochi locali organizzavano eventi speciali costruiti su misura della serata, oggi, invece, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta.

'Cene con delitto’, 'parchi' tematici, giornate, e soprattutto nottate, costellate di giochi spettrali, maschere e ambientazioni all'insegna del 'cattivo' gusto.

Nei negozi si può trovare tutto il necessario, su internet, poi, emittenti radio raccontano black sounds in real time.

Una serata da brivido a 360° che dovrebbe costare circa 400 milioni di euro e non di certo per i nostri agricoltori.

Un mercato quasi magico insomma che, da anni, qualcuno cerca di boicottare. L'alternativa ad Halloween si chiama HOLYween – la notte dei santi ed è promossa in tutta Italia dal Progetto "Sentinelle del mattino", un network creato da Andrea Brugnoli e impegnato dal 1998 a diffondere nella Penisola innovative esperienze per i giovani.

Parrocchie e abitanti delle città, delle contrade, e dei paesi, si riuniscono per affiggere su finestre, balconi o porte, immagini di Santi a noi cari.

"Vogliamo tappezzare le città di volti di bellezza" urla a voce alta don Andrea Brugnoli.
Nei precedenti anni il successo è stato eclatante. Un modo per salvare la vigilia del primo di novembre dagli assalti di mode trasgressive e principalmente consumiste?