Sternatia- Festival della Notte della Taranta 2010

A Sternatia presso la Villa Comunale, il nuovo appuntamento con il Festival della Notte della Taranta. Sul palco si sono avvicendati i Briganti di Terra d'Otranto ; il siciliano Mario Incudine e il Gruppo Terra e l’ensemble Bandadriatica guidato da Claudio Prima.
Dieci anni di lavori, tre album all'attivo e numerosi concerti, i Briganti di Terra d’Otranto fanno parte delle interessanti realtà della riproposta popolare del Salento, riadattando e reinterpretando i brani con particolare cura della sonorità e della modulazione delle voci.
Il dialetto siciliano sul palco della Taranta, grazie alla musica del giovane Mario Incudine, considerato dalla critica l’interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia”, un artista a metà tra cantautore e cantastorie. Impegnato in diversi progetti per la divulgazione delle tradizioni sicule, Mario e il gruppo Terra (formazione che da sempre lo accompagna) si sono esibiti in Italia ma anche all'estero: Cina, Africa (Marocco, Tunisia, Algeria e Capoverde), Messico e negli Stati Uniti. Nel 2009 hanno vinto il Festival della nuova canzone siciliana con il brano Salina, arrangiato a quattro mani con Antonio Vasta. Attualmente, Mario Incudine cura la direzione dell’orchestra multietnica SeteSóisSete Luas, dell’Orchestra EtnoMediterranea e dell’Orchestra popolare siciliana.
L’ensemble Bandadriatica, guidato dal’eclettico organettista Claudio Prima, è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico. Il repertorio è la sintesi di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sul rapporto fra le musiche del Sud Italia, dell’Albania, della Grecia e di tutto il versante nord-est adriatico, reinterpretato con lo spirito di una banda moderna, in bilico fra le lente marce delle processioni a mare e le rumbe e i cocek delle feste di crociera. “Maremoto”, ultimo progetto della BandAdriatica, è la sintesi di un viaggio (da Durazzo, Tirana ad Otranto) nel quale i partecipanti hanno condiviso il senso del movimento geografico e culturale.