Il calendario d'arte del Salento Patrimonio Unesco

Salento chiama Unesco e lo fa iniziando con una carrellata di immagini mozzafiato che sono il dna di un patrimonio materiale e immateriale che oggi, con la mobilitazione di tutta la società civile del territorio, chiede di essere riconosciuto. E così, accanto ai decori della Basilica di Santa Croce ed i capolavori dello Zimbalo, oltre alle liee del campanile dello "Zingarello" con il fascino di Piazza Duomo, le perle del barocco e gli angeli di Cino, ci sono i percorsi sinestetici di una terra che trasuda storie, sapori, profumi, linguaggi.

Il tema è caldo, se ne è parlato stamattina in conferenza stampa a Palazzo Carafa, dove l'Assessore alle Politiche Comunitarie Alessandro Delli Noci, alla presenza tra gli altri della professoressa e membro dell'Unesco Tatiana Kirova, ha presentato il Calendario d'Arte che nasce simbolicamente come un concentrato di riti, tradizioni ed eventi mescolati alle tante bellezze del Salento inteso come ritmo costante e distribuito nel tempo dei dodici mesi che costituiscono un anno.

Ma il calendario, oltre ad essere una collezione di inquadrature firmate Moscara e messo a punto dalla centenaria Editrice Salentina, è soprattutto una dichiarazione d'intenti, come sottolineato dall'Assessore Delli Noci in conferenza stampa:

"Questo calendario mette insieme gli elementi a sostegno della nostra candidatura. La battaglia per la tutela dei nostri ulivi diventerà una battaglia di tutto il territorio. Dalla prossima settimana inizieremo ad incontrare una serie di attori istituzionali, manca un anno, il 30 gennaio prossimo consegneremo la nostra candidatura ed il dossier. Coinvolgeremo le imprese, le associazioni, e tutti quelli che vorranno darci una mano. Faremo una chiamata pubblica e vedremo chi vorrà partecipare. Stabiliremo anche una serie di operazioni internazionali ed interregionali, un argomento che porteremo all'incontro con il ministro dei beni culturali albanese già la prossima settimana."

Una multiforme serie di icone ci guidano in un paesaggio antropologico. "Spostiamoci dall'eccezionalità della preesistenza del barocco, Lecce porta avanti anche il linguaggio tecnologico. - così ha ribadito la professoressa Kirova, anche in riferimento al dossier che dovrà essere consegnato tra un anno - "Ci apriamo verso il mare. Ci si raccorderà in questo sistema. Qui abbiamo una stratificazione storica che documenta non più i riferimenti ad alcuni periodi, noi abbiamo tutte le componenti perché questa stratificazione diventi l'attualità, dobbiamo parlare della capacità che questo territorio di essere Smart e vivere in maniera intelligente."

Il dossier conterrà linee guida, è già in atto il Piano di Gestione, nella comunicazione questo calendario d'arte è inserito come un progetto, il barocco oggi è una concezione che va oltre il materiale dei monumenti ma va avanti con l'aspetto antropologico della popolazione, unire materiale e immateriale è necessario.