C'era una volta e c'è ancora: il Teatro Apollo

Ogni città ha diritto alle sue uscite d'emergenza, non alludiamo a porte d'emergenza che tecnicamente portano fuori, ma ad una sorta di varchi inversi, potremmo dire "butta dentro", "entrate" d'emergenza, in grado di immetterci nei mondi che nutrono i nostri immaginari: la musica, il teatro, il cinema, il balletto, la letteratura, tutta l'arte, tutto ciò che indaga ciò che chiamiamo vita.

Questi varchi sono i teatri, i cinema, le biblioteche, le librerie, ovvero quei luoghi in grado di diventare qualunque posto e cosa, zone franche. Lecce da anni vive con un accesso negato ad uno di questi varchi preziosi, lo storico Teatro Apollo che ormai era considerato solo un grande cantiere con i lavori perennemente in corso per chi attraversava una delle arterie principali di collegamento tra la città vecchia e la città nuova.

Tre anni fa, le telecamere di SalentoWeb.Tv si sono inoltrate in questo cantiere raccontandone gli spazi dimenticati e ascoltando i resoconti dei tecnici che oggi, insieme all'assessore Gaetano Messuti, hanno aperto le porte del teatro alla stampa per un sopralluogo ufficiale che annuncia la riapertura dell'Apollo entro l'estate 2016.

Già il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, nei giorni scorsi aveva riportato alcuni dati relativi alle fasi di recupero ormai in conclusione.

Stamattina, dopo l'incontro "Un caffè con l'assessore" al Bar Costa, Messuti ha fatto da Cicerone per raccontare quest'ultima fase prima della riapertura.

"Per noi quest'opera rappresenta un momento di orgoglio, - ha spiegato l'assessore Gaetano Messuti - fa parte della storia della città ed è il risultato dell'impegno profuso in questi anni. La riapertura del teatro segnerà l'inizio di un rilancio dello sviluppo culturale e teatrale. Speriamo di poterlo donare ai cittadini leccesi prima dell'estate. Per poterlo consegnare, in effetti, vanno completati gli impianti speciali elettrici e di condizionamento, poi gli arredi e quindi le pitturazioni, queste le tre lavorazioni più importanti."

"Gli arredi, - continua Messuti - saranno montati a partire dalla fine di questo mese. L'Apollo avrà anche una funzione museale con la messa in visione dei reperti archeologici ritrovati durante i restauri, in questo modo chi andrà a teatro avrà la possibilità di visitare anche la Lecce storica. All'interno della struttura, avremo un vero e proprio percorso archeologico che permetterà ai visitatori di vedere tutti i reperti: monete, ampolle di vetro, un piccolo sarcofago e altre tracce di epoca romana."

Rispetto all'impianto originale del teatro, queste le modifiche più rilevanti evidenziate dall'Ingegner Luigi Dal Grosso: "La fossa d'orchestra è stata allargata per ospitare fino a 100 musicisti, restano confermati gli 800 posti tra platea palchi e loggione. E' stata innalzata la torre scenica e chiusa l'apertura sul soffitto (che una volta serviva ad arieggiare, quando non erano ancora in vigore i divieti sul fumo). Il palcoscenico è "sbotolabile", quindi possiamo montare apparecchiature, tutta la "scenotecnica" del teatro è di ultima generazione."

Insomma, se qualche anno fa dicevamo "C'era una volta il Teatro Apollo", oggi possiamo aggiungere (incrociando ancora le dita, n.d.r.) "e c'è ancora".