Il diario #ArtLab14: 25 settembre

Il diario #ArtLab14: 25 settembre

PIU’ CREDITO PER LA CULTURA.
Percorso sostenibilità
Il workshop si è svolto questo pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 al MUST di Lecce

In un periodo in cui tutto sembra essere fermo, la cultura deve correre e, per farlo, ha bisogno di gambe forti e resistenti. Le gambe della cultura sono rappresentate dal credito. L’Istituto per il Credito Sportivo e Cofidi Puglia insieme per confrontarsi sul tema “ Piu credito per la Cultura”. Grande partecipazione da parte del pubblico, tanti gli interventi e le domande per capire quali sono le strade per finanziare la cultura. Innanzitutto superare le difficoltà dell’accesso al credito: si tratta di difficoltà culturale più che strutturale. È necessario che il finanziamento sia affidato ad operatori specialistici e ad operatori pubblici, sicuramente più lontani rispetto a quelli privati troppo legati alla logica della massimizzazione del profitto, ma è altrettanto necessario sviluppare una cultura manageriale diversa. La spinta verso il cambiamento deve essere affidato ai giovanissimi; è necessario un salto culturale per passare dalla cultura del prodotto, ovvero qualcosa di materiale, alla cultura di qualcosa di immateriale, che non ha forma. Infine si deve dare valore alle risorse umane, le valutazioni di rating non devono basarsi solo su risorse tangibili, il sistema creditizio deve valutare considerando anche la conoscenza, la capacità.
Investire nella cultura ripaga, sempre.

NUOVE COMPETENZE PER L'IMPRENDITORIA CULTURALE E L'INNOVAZIONE
Percorso Sostenibilità
Il workshop si è svolto questo pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 al Must di Lecce

In Linea con il percorso “Pubblici” nel Must si è tenuto l’incontro su - Nuove competenze per l’imprenditoria culturale e l’innovazione. Nella sala gremita di operatori culturali locali e non, il dibattito è stato aperto da Annibale d’Elia, Dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili della regione Puglia, che ha espresso come la regione abbia in questi anni intercettato una nuova domanda di conoscenza da parte del pubblico resa possibile attraverso un innovativo sistema d’apprendimento, quale è l’esperienza di successo dei Laboratori dal Basso. Inoltre, ha voluto ribadire come sia indispensabile creare un contesto favorevole all’occupazione giovanile. Il dibattito è continuato attraverso le voci di due docenti di design: Luca Fois, docente di Comunicazione al Politecnico di Milano e Carlo Forcolini, Vice Chairman presso lo IED, Istituto Europeo di Design. Il primo ha voluto ribadire come oggi trasversalità e competenze siano necessarie per l’imprenditore culturale a qualsiasi livello esso sia e su come sia importante, anche nel design, avere la capacità di gestire i processi progettuali. Forcolini ha sottolineato l’ottimo modello formativo offerto dallo IED che mette già nel I anno gli studenti a stretto contatto con le aziende. Alberto Carpaneto, Direttore Fondazione Human Plus di Torin, ha voluto ribadire che il successo dietro un’impresa è dato quasi esclusivamente dal “capitale umano” che lo caratterizza, ed infine, gli ultimi due interventi, sono stati focalizzati su quali siano le giuste qualità che deve avere un imprenditore per reputarsi tale. Bertram Niessen, Project Manager del bando cheFARE, ha sostenuto l’idea che bisogna educare l’imprenditore ad una responsabilità sociale del rischio; mentre Giovanni Petrini, project manager di Avanzi, società di consulenza per l’innovazione di Milano, ha affermato che “l’idea originale” non basta a fare l’imprenditore, ma ci vuole passione e ambizione unite ad una consapevolezza di accettare il rischio d’impresa. Ha ribadito come oggi divenire imprenditore nel settore culturale è strategico perché la cultura in Italia e all’estero è un marchio potentissimo.

OLTRE IL GIARDINO: I FESTIVAL E LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE
Percorso territori
Incontro legato alla presentazione del progetto EFFE si è tenuto dalle dalle ore 15.00 alle 17.00 presso Palazzo Turrisi – Palumbo

Hanno partecipato varie figure legate all’organizzazione dei festival, sia italiane che straniere che hanno, grazie ai loro vari background, analizzato la situazione dei festival sia sul piano nazionale sia su quello internazionale.
I relatori hanno introdotto il discorso attraverso una discussione sulla possibile dicotomia creatività Vs cultura, ponendo molta attenzione sulla differenza che intercorre tra i due concetti, definendo la prima come una qualità innata e in quanto tale più fragile e illusoria in confronto alla seconda che non essendo una peculiarità dell’individuo deve essere appresa e in questa maniera può essere maggiormente interiorizzata.
Il discorso in seguito si è spostato sul piano internazionale, sulla difficoltà nel creare reti a livello Europeo e sugli ostacoli che si riscontrano nei vari panorami nazionali a identificarsi come una realtà unificata, come Europa.
Le complessità aumentano quando si parla di finanziamenti, spesso gli stati non concedono i fondi europei perché la multidisciplinarietà dei festival non è riconosciuta e il problema del cofinanziamento non agevola gli organizzatori.
L’ appuntamento si è concluso con una panoramica sul possibile futuro dei festival, il dibattito si può ridurre a due considerazioni, l’importanza di iniziare a trarre ispirazione dalle altre realtà, anche quelle piccole ed emergenti e a non limitarsi a frequentare solo le grandi chermes divenute ormai solo una vetrina e non più un contenitore di cultura e cercare sempre nuove strategie per rispondere all’esigenza di integrazione tra le varie fasce di pubblico, mantenendo la realtà dei festival sempre come punto d’incontro tra le varie diversità.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EFFE - Europe for Festivals, Festivals for Europe
L'evento si è tenuto dalle dalle ore 15.00 alle 17.00 presso Palazzo Turrisi – Palumbo e Officine Cantelmo

Il progetto è stato presentato da Kathrin Deventer, segretario generale EFA – European Festival Association, EFFE , di cui la fondazione FitzCarraldo è partner, è una piattaforma internazionale riservata ai festival, un contenitore di eventi riguardanti tutto il territorio europeo, dove artisti, direttori, manager i pubblici di tutto il mondo possono incontrare qualità e innovazione.
Per poter essere inseriti nella piattaforma, i festival in questione subiscono un lungo processo di selezione che porta i concorrenti prima davanti ad una giuria nazionale e in seguito davanti ad una internazionale che avrà il compito di ridurre i partecipanti ad una lista di 10/15 nomi.
Effe attribuisce un bollino di qualità a tutti i festival che dimostrano un grande impegno artistico, la capacità di coinvolgere le comunità locali e la vocazione europea, le application vengo valutate da giurie di esperti di ciascuno stato.
Oltre ai bollini di qualità, il progetto effe assegna anche dei premi, riconoscendo l’eccellenza di un selezionato numero di festival, scelti da una giuria internazionale.
Sia i festival che hanno conseguito il riconoscimento del bollino, sia quelli premiati andranno a far parte di una guida che sarà distribuita in tutto il mondo in formato cartaceo e multimediale.
Per il mondo dei festival questa è una grande opportunità per far conoscere quello che succede sia nei piccoli centri sia in quelli grandi.
Per ora per due anni EFFE sarà un progetto pilota, ma si spera possa diventare un progetto a tutti gli effetti nel breve termine.

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