Il Procuratore Cataldo Motta incontra i ragazzi del De Pace

Il Procuratore Cataldo Motta incontra i ragazzi del De Pace

In questi giorni, in cui ricorre l'anniversario della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si ripropone prepotentemente la riflessione sulla lotta contro le mafie, in ogni loro forma.

Questa mattina nell’auditorium dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Antonietta De Pace” di Lecce il Procuratore antimafia di Lecce, Cataldo Motta, ha ribadito agli studenti l’impegno forte dello Stato e della società civile contro le mafie e ogni forma di delinquenza.
L’incontro giunge al termine del Progetto “Le(g)ali al Sud”, nell’ambito del Piano Integrato FSE, che ha visto gli allievi realizzare un lungo, quanto proficuo, percorso
formativo sui temi della legalità e della cittadinanza attiva.

La Puglia è una porta naturale dall’Oriente, anche per le criminalità, e lo Stato deve moltiplicare le energie proprio in queste aree di territorio”, ha ribadito Motta.
Alla domanda di un giovane studente sul perché oggi la scuola venga presa di mira dal terrorismo, il Procuratore ha affermato che colpire la scuola equivale a colpire al cuore lo Stato, citando fra l’altro l’esperienza di Piero Calamandrei, fra i maggiori giuristi e costituenti della nostra Repubblica, che volle decretare, all’art. 34 della Costituzione, il ruolo della scuola pubblica fra le Istituzione dello Stato.

“Chi fa il mio mestiere non è mai solo e anche questa mattina, grazie a tutti voi, sento la vostra vicinanza che mi dà energia e rinnova il mio impegno”.
L’affermazione è giunta a conclusione dell’incontro con gli allievi del De Pace che dimostra l’importanza di un attivo raccordo fra la magistratura e il sistema scuola, primo presidio di legalità.

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