Riuscite a leggere il programma dal sito di Salento in Festival?

Riuscite a leggere il programma dal sito di Salento in Festival?

Data la facilità con cui era possibile riempirlo di contenuti forse, in proporzione, il nuovo sito lanciato dalla Provincia di Lecce per Salento in Festival è forse ancora più brutto e malfatto di quello della Provincia stessa. Che è tutto dire.

Meglio un sito riempito male che uno riempito a caso, come avviene da qualche giorno col povero sito del fu Festival Salento Negroamaro (Rassegna delle Culture Migranti della Provincia di Lecce). Il programma della rassegna, ad esempio, praticamente l’unico contenuto da curare, è stato inserito sotto forma di immagine (quindi non copiabile e incollabile, e non ingrandibile se non perdendone nettamente la qualità). In ogni caso, così com’è è del tutto illeggibile a occhio nudo. I curatori del sito non si sono presi neanche la briga di registrare un nuovo dominio per la manifestazione (è ancora su www.salentonegroamaro.it), anche se hanno cambiato nome alla manifestazione stessa. Per fortuna, gli altri contenuti sono eccezionali. Eccome: la pagina di Wikipedia sul Salento. Punto, nient’altro.

Le cose non vanno affatto meglio sul fronte della Facebook Strategy. L’evento creato dalla pagina fan di Salento in Festival in occasione della presentazione dell'ultimo libro di Serena Dandini, sempre per fare un esempio, ha ricevuto solo 5 risposte da parte del popolo di Facebook.

Per una rassegna del genere una gestione così raffazzonata della presenza sui social media è controproducente e fuorviante nei confronti del pubblico.

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