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(di Carmen Tommasi)- La gioia per la salvezza conquistata, la soddisfazione per essere ritornato in campo dopo cinque mesi di stop e la delusione per l'addio della famiglia Semeraro al Lecce. Alberto Giuliatto, 28 anni il prossimo 17 settembre, è rimasto sorpreso e spiazzato dalla decisione del patron Giovanni Semeraro di passare la mano, ma si augura che l'emergenza in casa Lecce si risolva prima possibile, aspettando notizie sul suo futuro.
Alberto, l'anno scorso a fine campionato ha definito la promozione in serie A come "un'emozione bellissima", ora come descrive questa salvezza?
"E' stata una soddisfazione doppia, anche perchè sono ritornato in campo nel momento decisivo dopo tanti mesi di assenza dopo l'operazione (per togliere un frammento osseo alla caviglia sinistra, ndr). Descrivere le emozioni di questa salvezza? Una gioia immensa".
E' un po' preoccupato preoccupato per l'incertezza societaria, dopo l'addio dei Semeraro?
"Naturalmente si, sono rimasti sorpresi anche i miei compagni visto che dalla riunione che ci doveva essere lunedì scorso (23 maggio, ndr) pensavamo arrivassero notizie sulla programmazione per la prossima stagione. Tutti aspettavamo novità sul futuro, sui contratti e non una comunicazione del genere. Spero che il patron ci ripensi e ritorni al suo posto".
E del distacco di De Canio, cosa ne pensa?
"Queste sono cose che fanno parte del mondo del calcio, magari il mister aveva bisogno di misurarsi con altre esperienze. Anche questa è stata una sorpresa, ma meno inaspettata di quella di lasciare il Lecce della famiglia Semeraro".
Dodici presenze stagionali e un'altra stagione contraddistinta da un lungo stop per infortunio, un bilancio personale del campionato appena terminato?
"C'è un po' di rammarico per i cinque mesi persi a causa dell'operazione in cui sono "incappato", ma è stato già un miracolo ritornare in campo prima del previsto. Con la società ho deciso di fare riabilitazione a Bologna per accelerare i tempi e per fortuna ci siamo riusciti. E alla fine, ho potuto festeggiare la salvezza con i miei compagni".
E' in scadenza di contratto, il suo futuro lo vede ancora in giallorosso?
"Non lo so dobbiamo valutare, due settimane fa c’erano buone posssibilità di rimanere anche perché con la famiglia Semeraro ho un buonissimo rapporto, ma ora dipenderà molto da chi guiderà la società il prossimo anno. Non dipende solo da me, ma da parte mia c’è tutta la volontà di sedermi a tavolino per parlarne. Al momento è tutto in forse e non posso darti notizie certe sul mio futuro".