Semeraro: "La salvezza? Ci credevo alla prima giornate e ci credo anche ora"

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(di Carmen Tommasi)- Non ci sono dubbi che se potesse, scenderebbe lui in campo per aiutare la "sua" squadra e i "suoi" ragazzi a raggiungere l'obiettivo salvezza. Pierandrea Semeraro, presidente e primo tifoso giallorosso, è fatto così e vive intensamente fuori dal rettangolo verde, quelle emozioni forti che il Lecce continua a regalargli. Emozioni e sensazioni ancora più spiccate in questo momento, viste le quattro delicate e fondamentali partite restanti alla fine del campionato per conquistare la tanto desiderata permanenza in massima serie. Proprio per questo, il numero uno giallorosso ha deciso di convocare insolitamente una conferenza stampa di venerdì, per dichiarare ancora una volta la sua fiducia nel gruppo e il suo ottimismo in chiave salvezza. Conferenza questa, iniziata con quaranta minuti di ritardo circa, per un intenso colloquio con De Canio e l'a.d. Claudio Fenucci per parlare- dice il presidente "del calendario, del futuro immediato e delle nostre strategie per le ultime quattro partite".

Presidente, ci spieghi il perché di questa conferenza stampa infrasettimanale?
“Sono qui anche per un pizzico di scaramanzia (sorride, ndr) visto che quando sono venuto durante la settimana prima di Lecce-Udinese, la domenica abbiamo vinto. Ironia a parte, sono qui per ribadire ancora una volta che a mio parere le nostre prospettive salvezza sono buone. Credevo nell'obiettivo permanenza in serie A alla prima giornata di campionato e ci credo ancora di più ora. Al momento, siamo in piena lotta per la salvezza e stiamo facendo delle grandi cose, grazie a questo bel gruppo di giocatori che si è creato".

Capitolo Genoa-Lecce: cosa è successo in quella partita?

"A Genova, dopo essere partiti con il piglio giusto, ci sono stati degli episodi che ci hanno messo in ginocchio e, probabilmente, se fossimo riusciti ad arrivare all’intervallo in vantaggio, avremmo assisto ad una gara diversa. In questo campionato quando abbiamo giocato chiusi, senza deconcentrarci fino alla fine, abbiamo ottenuto dei risultati importanti".

Con i risultati di sabato scorso la quota salvezza si è alzata ulteriormente, quanti punti serviranno al Lecce per salvarsi?
"Dovremo cercare di fare sette altri punti per arrivare a quota 42, che dovrebbe garantirci la matematica salvezza. Sono convinto che questo sia un cammino fattibile se giocheremo da Lecce, come del resto abbiamo sempre fatto fino a questo momento, cercando di dare sempre il massimo. A volte abbiamo vinto, altre volte abbiamo sbagliato, ma abbiamo sempre giocato a testa alta".

Ha parlato con la squadra questa mattina dopo l’allenamento?
"No, perche penso di non dover caricare molto i ragazzi e a questo ci pensa il nostro allenatore. Ho solo tenuto un colloquio personale e informale con qualcuno di loro. Al momento, siamo in piena lotta e stiamo facendo delle grandi cose. Il gruppo è consapevole che da qui alla fine ci attendono quattro finali per riuscire ad ottenere un risultato, che è necessario per tutti. La società è vicina alla squadra, è contenta di quello che sta facendo."

Quanto sarà importante l'apporto della tifoseria in queste ultime quattro partite alla fine del campionato?
"Il loro sostegno per la squadra non è importante, ma importantissimo. I ragazzi meritano di salvarsi e di avere l’appoggio dei tifosi. Spero che già domenica prossima a Verona ci possano essere tanti nostri tifosi, come anche nelle ultime tre gare".

Da presidente e da tifoso, qual è la sua ricetta-salvezza?
"Dovremo affrontare tutte le gare come se fossero l'ultima, mantenendo alta la concentrazione. Mi auguro che in questo finale di stagione non ci siano delle influenze esterne su alcune gare. Ultimamente, e non voglio pensare male, ho notato delle cose e dei comportamenti che non mi sono piaciuti. Il Lecce deve conquistare o perdere le partite sul campo e senza altri condizionamenti di sorta".

Sono stati previsti dei premi in caso si dovesse raggiungere l'obiettivo permanenza in serie A?
"Questi sono argomenti interni e preferirei non parlarne, posso solo dire che abbiamo previsto degli incentivi sul contratto di alcuni calciatori in caso di obiettivo raggiunto. Credo, però, che la salvezza sia un bene di tutti e quindi i ragazzi non hanno bisogno di premi o altro per essere più motivati".

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