Allergie di primavera: l'"incubo" è tornato

Allergie di primavera: l'"incubo" è tornato

La primavera è arrivata, portando con sé i primi disturbi per chi soffre di allergia. E per chi è alle prese con naso che cola e occhi arrossati c'è una novità: gli scienziati hanno aggiunto un tassello alla loro conoscenza dei meccanismi che scatenano l'allergia e da questo possono derivare alternative farmacologiche agli antistaminici.

I primi pollini a creare fastidio ai 18 milioni di italiani che soffrono di allergia primaverile, sono quelli di cipresso e mimosa: tra poco queste piante cederanno il passo alle parietarie, alle graminacee e via via a tutte le altre specie. Per evitare fastidiose reazioni ''è bene – spiega Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - prendere tutte le precauzioni necessarie". A cominciare dai test allergometrici che possono essere eseguiti anche quando i sintomi allergici sono in corso, e comunque prima di iniziare una terapia antistaminica. Attenzione inoltre alle cure fai da te che - spiegano dal Bambino Gesù: possono dare un sollievo immediato ma con conseguenze nel lungo periodo.

Per quanto riguarda le ultime novità scientifiche legate al problema delle allergie, particolare interesse viene da uno studio condotto dai ricercatori dell'università La Sapienza di Roma e dall'università di Oxford, coordinato da Antonio Filippini, professore di Istologia alla Sapienza, in collaborazione con i colleghi del dipartimento di Farmacologia dell'ateneo inglese.

Gli esperti hanno individuato la molecola responsabile di uno specifico meccanismo coinvolto nel processo innescato dall'istamina, la causa principale e più immediata delle reazioni infiammatorie e dei sintomi di allergia. L'istamina, legandosi a specifici recettori, scatena infatti nelle cellule umane endoteliali che rivestono il cuore e i vasi sanguigni una serie di effetti biologici indotti anche da un aumento del calcio all'interno delle cellule.

Gli scienziati hanno osservato che, inibendo la molecola Naadp che causa il rilascio di calcio dai depositi intracellulari, vengono bloccati i principali effetti biologici indotti dall'istamina: tra questi anche la secrezione di un particolare fattore, chiamato di von Willebrand, mediatore degli effetti infiammatori sull'endotelio vascolare. Nel fisico umano l'istamina scatena sintomi acuti proprio in conseguenza di una rapidissima azione sulle cellule endoteliali: l'individuazione di farmaci che agiscano sulle molecole coinvolte in questo processo apre scenari innovativi nella terapia.

(Fonte notizia TgCom)

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