Vigilia Inter-Lecce: il commento dell'esperto

Vigilia Inter-Lecce: il commento dell'esperto

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(di Carmen Tommasi)-"La gara di San Siro potrebbe far tremare le gambe a molti dei nostri, poi penso alle partite giocate al San Paolo e all'Olimpico contro la Lazio e continuo a crederci": Vittorio Murra -redattore sportivo di Pianeta Lecce- il giorno della vigilia della trasferta milanese dei giallorossi contro l'Inter di Leonardo, ci presenta così la delicata sfida di campionato che dovranno affrontare domani i giallorossi nel "tempio" del calcio che conta. Partita in cui il Lecce dovrà fare a meno, ancora una volta di David Di Michele e di Ernesto Javier Chevanton fermato da una distorsione alla caviglia. De Canio (oggi febbricitante, la conferenza pre-partita è stata tenuta da Roberto Rizzo, allenatore in seconda, così come la seduta d'allenamento di rifinitura) in attacco potrà contare, quindi, solo su Corvia e Jeda: "David è l'unico attaccante che fa la differenza e questa è un'assenza molto pesante "- spiega Murra.

Come ha visto i giallorossi in Lecce-Bologna, ultima partita casalinga al "Via del Mare"?
"Li ho visti contratti, spaventati, anche se non ho capito bene da chi o da cosa. Il Presidente Semeraro ha detto che hanno paura di De Canio, a me sembra una boutade. Purtroppo queste sono gare difficili dal punto di vista psicologico ed i nostri ragazzi, vuoi per la giovane età, vuoi per inesperienza, possono uscirne sconfitti con molta facilità".

Distorsione alla caviglia per Chevanton: De Canio andrà a San Siro con due soli attaccanti Jeda e Corvia, quanto potrà pesare questa situazione in una partita del genere?
"Non molto, De Canio ha abituato il Lecce a giocare con una sola punta, e devo dire che questa squadra riesce ad essere più pericolosa proprio quando sono i centrocampisti a presentarsi di fronte al portiere avversario; e poi, diciamocelo, i nostri attaccanti per diversi motivi non sono e non saranno mai dei bomber infallibili. Io avrei posto questa domanda "quanto pesa l'assenza di Di Michele in tutte le partite"? David è l'unico attaccante che fa la differenza".

In settimana è stato provato il 4-3-2-1 e con più insistenza il 4-4-1-1, con quale modulo a suo parere il Lecce scenderà in campo?
"Con entrambi, o con nessuno. Sono solo numeri, le posizioni in campo le fanno i calciatori con le loro caratteristiche ed il loro modo di interpretare il ruolo. Io per l'animo zemaniano che mi caratterizza non parlo di moduli ma di atteggiamento, l'importante è attaccare l'Inter con tutti gli uomini che possiamo permetterci".

Chi sarà l'uomo in più in casa Lecce in questa "volata" finale verso la salvezza?
"L'ho detto, Di Michele. E' l'unico calciatore in grado di fare la differenza in questa squadra. Sul podio farei salire anche Olivera e Rosati. Soprattutto Antonio deve darci una mano, tornare quella calamita tra i pali che ha dimostrato di saper essere qualche partita fa".

Mancano nove gare alla fine del campionato. Con quattro vittorie il Lecce sarebbe salvo, quali sono le partite più "abbordabili" per i giallorossi?
"Tutte. Se il Bari può andare a San Siro e "rischiare" di battere il Milan, allora il Lecce ha nove gare abbordabili da giocare. Come ho già detto però questa squadra è giovane e priva di esperienza. Le ultime nove gare saranno pericolose soprattutto per il dispendio di energie mentali a cui la squadra sarà sottoposta. La gara di San Siro ad esempio, potrebbe far tremare le gambe a molti dei nostri, poi penso alle partite giocate al San Paolo e all'Olimpico contro la Lazio e continuo a crederci".

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