E' tripudio per Chevanton, Lecce bello solo a metà: è 2-0 per il Valencia

E' tripudio per Chevanton, Lecce bello solo a metà: è  2-0 per il Valencia

Risultato e prestazione a parte, doveva essere festa è festa è stata. Un vero e proprio tripudio giallorosso per il ritorno nel Salento -dopo sei anni e le tre stagioni da protagonista- di Ernesto Javier Chevanton, presentato ieri in occasione dell'amichevole contro il Valencia al "Via del Mare".

L'attaccante uruguiano annunciato dallo speaker d'eccezione Cesko, che ha anche presentato ufficialmente la squadra giallorossa per la stagione 2010\11, è stato accolto da un vero e proprio boato di applausi dai circa 14 mila spettatori presenti durante il giro d'onore nello stadio casalingo.

Maglia numero 38 per lui e contratto annuale con opzione per la prossima stagione.

Prima dell'inizio del match è stato ricordato con un silenzio di un minuto il dottor Carlo Zaccaria Pranzo, che ha fatto parte per per oltre venticinque anni dello staff medico del Lecce, scomparso ieri. In suo onore la squadra ha giocato con il lutto al braccio.

Il Valencia di Emery ha battuto per 2-0 gli uomini di Gigi De Canio. A dare il via alle marcature Aduriz al 36' che supera un incolpevole Rosati, partendo in fuorigioco dalla trequarti su assist di Feghouli.

Nella ripresa al 4' gli spagnoli raddoppiano con Fernandes che grazie ad un cross rasoterra dalla destra gira in rete a tre metri dall'estremo difensore giallorosso, non impeccabile nell'occasione.

La formazione giallorossa è apparsa poco fluida, in ritardo di condizione e ancora incompleta nel suo organico. Lo dimostra anche il fatto che, a fine gara, Munari fa l'attaccante, dopo che Olivera guadagna gli spogliatoi.

A fine partita, Gigi De Canio, appare moderatamente soddisfatto per la prestazione dei suoi, ma non nasconde che la squadra non è ancora al completo: "Tenuto conto che si trattava di una gara amichevole, mi ritengo soddisfatto di quanto ho visto in campo stasera. Abbiamo interpretato la gara nel modo giusto, sia sotto il profilo tattico sia tecnico, cercando di tener palla a terra ed organizzare il gioco. Siamo riusciti a restare abbastanza corti ed equilibrati; è chiaro che, in questo periodo e contro un avversario di buona qualità, qualche errore ci può anche stare. Ciò che pensavo già, lo ribadisco stasera: abbiamo bisogno di lavorare ancora e diventare squadra, naturalmente il più presto possibile. Tuttavia, per quel che siamo riusciti a fare finora, ritengo che vada fatto un plauso a tutti".

Sul ritorno di Chevanton a Lecce, la pensa così: "Ernesto ritorna in Puglia, dopo averla lasciata nel 2004. E' in un momento di difficoltà, ma qui trova l'ambiente ideale per rilanciarsi. Una cosa è certa, non sarà lui il salvatore della patria, non carichiamolo di eccessive responsabilità".

Il tecnico di Matera parla anche di formazione: "Al momento non è possibile stabilire quale possa essere la formazione tipo. Innanzitutto, occorre inseguire una coesione sia sul piano caratteriale che su quello tattico. Ho fiducia nei miei ragazzi, anche nei più giovani. Non potendo stravolgere tutto, abbiamo conservato un'intelaiatura alla quale abbiamo aggiunto elementi validi. Non saranno forse dei fenomeni, ma sono giocatori utili alla nostra causa, ognuno con le proprie caratteristiche. Possono solo migliorare".

Il presidente Pierandrea Semeraro è apparso ,invece, amareggiato, ma positivo per il futuro: "Primo tempo decisamente soddisfacente, ripresa più faticosa per noi. Probabilmente, abbiamo pagato l'ingresso in campo di tutti i giocatori titolari del Valencia. Il nostro schieramento, peraltro, avrà risentito della pretattica che mister De Canio ha voluto fare in vista dell'esordio in campionato contro il Milan. Forse avrei preferito un risultato più positivo per noi, soprattutto perchè sarebbe servito a caricare l'ambiente; del resto, però, avevamo di fronte una formazione da Champions League".

L'atteggiamento dei tifosi non è stato gradito dal neo-presidente salentino: "Al "Via del Mare", c'era davvero tanta gente ma mi è dispiaciuto il prolungato silenzio da parte della nostra Curva. C'è stato una sorta di sciopero che, mi auguro, sia limitato a questa gara amichevole. Non possiamo permetterci uno stadio silenzioso, dal momento che la squadra dovrà affrontare 17 partite in casa e, senza tifo, più che contro la "Tessera del Tifoso", gli ultrà rischiano di essere contro il Lecce. Non entro nel merito delle loro decisioni nè nel merito dell'introduzione della Tessera, ma mi auguro che i tifosi capiscano che, se il loro sciopero dovesse perdurare, il Lecce ne uscirà molto penalizzato. A noi preme che la squadra venga sostenuta dai propri tifosi".

Lecce-Valencia 2-0

Lecce (4-2-3-1): Rosati, Vives, Gustavo (dal 46' Reginiussen), Ferrario (dal 60' Fabiano), Giuliatto (dal 54' Brivio), Giacomazzi (dal 74' Sini), Grossmuller (dal 54' Bertolacci), Munari, Olivera (dal 74' Bergognoux), Piatti (dal 46' Mesbah), Corvia (dal 60' Donati). All. De Canio.

Valencia (4-2-3-1): Cesar, Bruno (dal 21' Miguel), Navarro, Aduriz (dal 16' s.t. Joaquin), Feghoul (dal 16' s.t. Mata) , Vicente, Dealbert (dal 20s.t. Alexis), Topal (dal 20's.t. Albelda), Fernandes (dal 16' s.t. Ever), Costa (dal 16' s.t. Mathieu), Alba (dal 29' s.t. Pablo H.). All.: Emery.

Marcatori: Aduriz (V) 36' p.t.; Fernandes (V) 4' s.t.

Ammoniti: Vives (L) 30' p.t.

Arbitro: Celi di Campobasso

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