SalentoWebTv racconta le Fabbriche di Nichi Vendola

Nichi Vendola

Il nome del vulcano islandese per ricordare il fenomeno inaspettato che ha scosso l’Europa ed il mondo; il caldo opprimente per rievocare le temperature di un cratere, il magma che alla fine del discorso di Nichi Vendola è esploso in un fragoroso e lungo applauso.

Alla fine il vulcano ha eruttato.

SalentoWebTv ha voluto partecipare all'eruzione di buona poltica: partire, vedere, intervistare, parlare con la gente, documentare.
Ha realizzato un'intervista al governatore Nichi Vendola e ha registrato gli umori e l'atmosfera e l'attività che hanno scandito le tre giornate delle Fabbriche di tutta Italia.

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Ilaria Lia, la nostra inviata, confondendosi tra la gente, ha narrato la cronaca minuto per minuto di queste giornate vissute dai tanti giovani come noi, spinti dallo stesso spirito di partecipazione e di .

In questo articolo le sue emozioni. Se Nichi ha incominciato a scrivere un piccolo pezzo di storia, come ha dichiarato su Facebook, anche SalentoWebTv ha espresso tutta se stessa e la sua grinta in questo reportage.

Per il primo giorno, sono arrivata a Bari in treno e poi ho raggiunto il villaggio con il pullman. Con me altri ragazzi. Si capiva subito che avevamo la stessa direzione. Tra loro parlavano, erano eccitati dall’idea di trascorrere dei giorni assieme ai compagni, provenienti da tutta Italia.

Avevano le borse della Fabbrica, indossavano le magliette con gli slogan. Non so quante volte all’autista è stata rivolta la stessa domanda “Ma questa linea porta a San Giorgio, alle Fabbriche?”.

Ad indicare l’ingresso una torretta costruita con le cassette della frutta, colorate di bianco e rosso, all’interno i primi banchetti d’accoglienza, alcuni ragazzi dello staff a dare il benvenuto. Era già tutto pronto, o quasi. Sotto gli altissimi alberi, erano stati creati gli spazi per i seminari: i tavoli dei relatori con dietro un televisore davanti alle sedie disposte in fila.

L’angolo della stampa, era stato allestito con dei tavolini e gli ombrelloni da spiaggia. Proseguendo per il percorso asfaltato, si raggiungeva il mare, la piscina e i bar. Dopo l’accredito, tutti hanno iniziato a girovagare per il villaggio San Giorgio, per prendere confidenza con i luoghi e con le persone. Ma il pensiero fisso di era l’arrivo di Nichi e del suo discorso inaugurale, fissato per le 17.

Si aggiravano tra gli operai anche alcuni volti noti, i giornalisti Piero Sansonetti, Luca Telese, e non sono mancati anche altri politici. Nichi si è fatto attendere, una volta arrivato è stato preso d’assalto dai giornalisti, curiosi di sapere in anteprima cosa ci si doveva aspettare da questa convention. Nichi, seguito dall’assessore Fratoianni, si è diretto verso il mare e lì, ha risposto alle domande. Le più insidiose erano sulla sua possibile candidatura. Poi ha raggiunto il palco ed ha parlato ai suoi operai.

Un lungo ed appassionato discorso sulla necessità della buona politica, sulle Fabbriche. Poi sono iniziati i primi seminari.

Chi pensava che Vendola sarebbe andato via subito, ha avuto una bella sorpresa nel vedere che è stato lì, sempre presente. Venerdì sera si è concluso così, i giornalisti presi a scrivere il pezzo per il giorno dopo, Nichi che da un palco quasi improvvisato si è fatto intervistare dal giornalista de La 7, la voglia crescente di sapere cosa avrebbe portato il giorno dopo.

Il pensiero dominante della prima giornata è stata la curiosità, la voglia di sapere come le Fabbriche possono portare avanti il loro lavoro, come possono portare avanti dei progetti comuni, anche se collocate in città lontanissime. La prima fabbrica è nata a Bari, poi altre ne sono state aperte in tutta la Puglia, durante la campagna elettorale, ma il fenomeno non si è fermato. Alle prime se ne sono aggiunte altre, anche fuori regione, ed il fenomeno continua a crescere.

Un bel momento per socializzare, senza dubbio. Un momento per capire che le Fabbriche e gli operai del Nord hanno le stesse esigenze e la stessa voglia di buona politica di quelle del Sud.

Lo staff ha lavorato instancabilmente per tutta la durata dell’evento. Sono stati tutti molto gentili e disponibili, e li ringrazio ancora per tutte le volte che mi hanno aiutata nel mio lavoro.

Oltre alla volontà di stare insieme, ciò che ha accomunato i tre giorni è stato sicuramente il caldo. Opprimente, insopportabile. Tra i gadget in vendita sono andate a ruba i teli mare: gli operai non hanno perso tempo nel trovare scampo alle alte temperature con un bel refrigerante tutti in mare.

E chissà quante bottigliette d’acqua sono state vendute. I bar sono stati letteralmente presi d’assalto.

Il secondo giorno è stato molto intenso, si sono avuti discussioni ed incontri molto interessanti e partecipati. In un angolo dell’anfiteatro sotto un gazebo Nichi Vendola riceveva i ragazzi che avevano chiesto di parlare con lui, ed i giornalisti per le interviste. Sono stata fortunata ad ottenere il permesso di raggiungerlo e di fargli giusto due domande. “E’ da stamattina che parla – si è preoccupato di dirmi Nico, un ragazzo dello staff – ed ancora deve finire la giornata, per favore, Ilaria sii breve”. Come dire di no. L’importante era riuscire ad avere un suo commento!

Nel pomeriggio si era diffuso per tutto il villaggio un ottimo odore d’arrosto. Un barbecue stava arrostendo dei polpi: il loro profumo ha inebriato e sedotto la maggior parte dei partecipanti. Come resistere, accompagnato da una buona birra fresca è stata proprio una buona cena.

La sera, nell’anfiteatro, si è avuta la festa. E tutti a ballare fino a notte fonda. Me compresa naturalmente!

Domenica mattina la stanchezza per la notte insonne e per il lungo periodo di caldo era impressa sul volto di molti. L’unico evento della giornata sarebbe stato il discorso di Nichi Vendola.

E’ stato accolto sul palco con un lungo applauso, prima ancora che parlasse. Il suo discorso è stato lungo ed appassionato. I suoi operai non lasceranno solo il proprio titolare: l’unico che in questi tempi, riesce a dare speranza per un futuro migliore.

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