Lecce, vogliA di vittoriA

Lecce, vogliA di vittoriA

Dopo il treno perso all'ultimo istante contro il Cesena per assaporare il dolce profumo della serie A, il Lecce va a Vicenza con la voglia e il desiderio di tagliare il tanto atteso traguardo.

Ma questa volta c'è molta più cautela rispetto alla vigilia del big match contro il Cesena. Molta più cautela nei tifosi, nell'ambiente giallorosso e negli spogliatoi.

Forse perché la gioia di un obiettivo mancato per un soffio, venerdì scorso, è rimasta soffocata in gola e non è potuta esplodere in un urlo liberatorio.

Cautela, ma anche tanta determinazione e tanto ottimismo nel dover e nel poter sfruttare il secondo match-ball per accedere nella massima serie.

Lo sa bene, Gigi De Canio, che è consapevole che basteranno due soli punti per salire sul carro dei vincitori, ma alla vigilia di quello che potrebbe essere il grande giorno, l'allenatore giallorosso cerca di non lasciarsi andare a facili entusiasmi e spera solo che la sua squadra abbia smaltito la brutta batosta subita contro il Cesena.

Il tecnico di Matera contro i veneti dovrà fare a meno di capitan Giacomazzi e del capocannoniere giallorosso, Daniele Corvia, entrambi squalificati.

Non ci sarà nemmeno Andrea Bertolacci, impegnato con la Nazionale Under19, e Checco Lepore non ancora del tutto guarito dall'infortunio.

Ci sarà, invece, l'esterno franco-algerino Mesbah che ha ottenuto il permesso della Federazione algerina e l'avallo della Fifa a partecipare alla sfida contro il Vicenza.

Il Lecce molto probabilmente scenderà in campo con l'ormai collaudato 4-3-1-2 con Rosati in porta, difesa a quattro con Angelo e Mesbah sulle corsie laterali, Ferrario e Fabiano come centrali; a centrocampo l'ex Toro, Massimo Loviso, dovrebbe sostituire lo squalificato Giacomazzi, con Munari a destra e Vives a sinistra. David Di Michele farà da sponda al tandem d'attacco Marilungo-Baclet (quest'ultimo in ballottaggio con Marino Defendi).

Tutto è pronto e anche i giallorossi lo sono, basterà poco e tutto potrà avere il suo lieto fine. Ma come ha ricordato in settimana, il difensore brasiliano Angelo, contro il Vicenza bisognerà tenere alta la concentrazione per tutti i 90', o anche più, e non ripetere gli stessi errori commessi contro il Cesena.

Basterà poco, quindi, ma questa volta, niente illusioni e "premeditati" festeggiamenti. Bisognerà aspettare il fischio finale del signor Rosetti di Torino per poter concedersi il lusso di qualche disattenzione di troppo.

O di qualche meritato festeggiamento. Il festeggiamento liberatorio.

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