L’espianto degli ulivi a Melendugno si ferma, almeno fino al prossimo 19 aprile.
Con un decreto pubblicato in mattinata, il Tar del Lazio ha sospeso i lavori per la realizzazione del gasdotto Tap, accogliendo la richiesta cautelare avanzata dalla Regione Puglia.
La Regione richiede l’annullamento, previa sospensione, della nota con cui il Ministero, il 27 marzo scorso, ha di fatto dato il via libera all’espianto di circa 200 ulivi sul tracciato del microtunnel del gasdotto, dove da tre settimane i notap protestano ininterrottamente.
In particolare - spiega la Regione Puglia citando il provvedimento - il Tar ha ritenuto che, essendo già state avviate le operazioni di espianto, la misura cautelare richiesta possa venire accordata, «ai soli fini dell’immediato riesame dell’atto impugnato da parte Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), con riferimento sia alle osservazioni e alle competenze della Regione (specificate nella citata prescrizione A44), sia in base all’avvenuta presentazione al medesimo Ministero, da parte di TAP, di istanza di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo, relativo alla realizzazione del microtunnel».
«Quanto sopra - prosegue - a fini di ottimizzazione e adeguato scaglionamento temporale degli interventi di cui trattasi, in considerazione dei tempi tecnici necessari per le fasi procedurali ancora da svolgere, senza pregiudizievoli situazioni di stallo e fatta salva la ricerca delle soluzioni più opportune, per il soddisfacimento dei molteplici interessi pubblici coinvolti».
Nel frattempo, si registrano nuovi danneggiamenti in località San Basilio, a San Foca di Melendugno, dove Tap deve espiantare - per poi piantarli nuovamente nella stessa area - gli ulivi per avviare i lavori di realizzazione del tunnel. Il lotto A/1 risulta stamani totalmente privo della recinzione metallica, divelta probabilmente dalle frange più estreme degli attivisti che si oppongono alla realizzazione dell'opera.
(Foto di Emiliano Peluso)