Prestate attenzione a questi tre passaggi a catena: i genitori si iscrivono a Facebook per controllare i propri figli. Ai genitori Facebook inizia a piacere, e i figli, di conseguenza, disattivano il proprio account Facebook. Liscio come l’olio.
E prestate attenzione anche a questo: i genitori ormai conoscono Facebook, iniziano a capire le dinamiche e vietano al figlio tredicenne di iscriversi. Lo mandano tranquillamente su Instagram immaginando un mondo ovattato e un circolo chiuso (il più delle volte non conoscono lo strumento) e sono contenti così. “Figlio, su Facebook non ci andrai, ma su Instagram stacci pure”.
E Zuckerberg piange, o ride due volte visto che Instagram è sempre suo.
“Andrea, puoi dirmi quanti nella tua classe utilizzano Facebook, quanti Twitter e quanti Istagram?”. Andrea fa la seconda media a Lecce e come molti suoi coetanei da qualche mese è “sbarcato” su Instagram. Su ventinove alunni, innanzitutto, Andrea mi comunica che Twitter non lo ha nessuno. Su Instagram sono in venti e su Facebook solo quattro. Quattro. I nativi dei social network sono solo su Instagram e il motivo secondo Andrea e secondo altri studenti più grandi contattati è perché i genitori pensano sia più sicuro.
Il punto, secondo questo osservatorio però, è un altro, e sono i dati a parlare chiaro. Chi si è iscritto a Facebook negli scorsi anni ha rimpolpato la fascia d’età che va dai 25 in su. La conseguenza è stata una costruzione di uno strumento fatto il più delle volte di argomenti noiosi ai giovanissimi, come la promozione aziendale che ormai è divenuta fondamentale su Facebook per ogni azienda o come i link che nel tempo si sono sempre più allontanati dalle immagini asettiche con contenuti frivoli ma si sono sempre più avvicinati ad un’incredibile giro di notizie tramite condivisione che evidentemente ai più piccoli annoia.
E poi ai giovanissimi interessa ben poco scoprire cosa fanno gli amici dei genitori nella loro vita, o i cugini trentenni. Anzi, sentirsi osservati da tutti, è uno di quei motivi che li spingono verso altri lidi social. E allora Facebook sta invecchiando, e per qualcuno non è una cosa negativa. Sta perdendo l’appeal conquistato negli anni.
E allora su Facebook ormai siamo tutti vecchi? Godiamocelo così e lasciamo ai più piccoli la lucidità mentale per scoprire il nuovo e farlo diventare strumento d’innovazione tra pochi anni.