L'Osservatorio Social di Salentoweb.tv

Se per antonomasia un osservatorio è un luogo attrezzato per l’osservazione “a distanza”, un osservatorio social abbatte le distanze stesse e si limita a ridurle a pochi centimetri, quelli che vanno dai miei occhi (per esempio) fino allo schermo del mio Mac o del mio smartphone. Ma anche dai vostri, se ci pensate bene.
Ogni giorno, sui social, produciamo contenuti che da soli basterebbero a riposizionarci ai primi posti della classifica gradimento alunni della nostra vecchia e cara professoressa d’italiano. Se solo vedesse quanto ha da dire su Facebook quello o quella che ai temi d’italiano non andava più in là del sei meno, nonostante la pensione ottenuta, capirebbe che come insegnante alla fin fine, anche se oggi ci ama, ha fallito per due motivi: in primis perché non è riuscita a tirar fuori tutto ciò che quello dell’ultimo banco aveva da dire e che ora “posta” a velocità supersonica, secondo perché capirebbe che le ore di grammatica non sono mai troppe e che qualche lezioncina in più sugli apostrofi e sulla consecutio temporum non sarebbe stata una cattiva idea. Ma non siamo qui per fare i maestrini, una “mutina” dove non ci vuole scappa a tutti, su. Torniamo a noi, all’intento di questo blog che inauguriamo ufficialmente, e chiariamo qualcosa.

Da queste parti, su questa piccola barchetta che galleggia spensierata nel mare cristallino di Salentoweb.tv, succederanno grandi cose che non possono assolutamente allontanarsi da quello che da anni ormai vi raccontiamo. Insieme a voi abbiamo costruito un percorso che parla del Salento a trecentosessanta gradi e forse pure qualcuno in più. Come dimenticare che siamo arrivati ad altezze a prova di vertigini e che siamo scesi nei sotterranei a prova di fantasma. Adesso, però, è tempo di analizzare, di aprire gli occhi su un piano che vi piacerà: ve lo assicuriamo, vi piacerà. Se non altro perché faremo venir fuori l’aspetto più critico, interessante ed emozionale di ciò che accade in rete.

Lente d’ingrandimento stretta in una mano, occhi puntati sulle casette virtuali costruite sui social network dei personaggi e dei contesti socio-culturali del territorio, attenzione alle stelle e via.. quante cose verranno fuori da questo simil- grande fratello. Cosa andremo a guardare nel dettaglio? Se l’Amministrazione comunale, un Museo, un contesto noto attuano una comunicazione ad hoc per il potenziale pubblico di riferimento. Se quell’Assessore, per esempio, ha più follower di un altro assessore. Follower? Ma quali follower? C’è qualcuno su Twitter??? Se la comunicazione che vorremmo e che dovrebbe esserci c’è per davvero. Ma soprattutto, guarderemo se tutto funziona come dovrebbe in un mondo in cui Facebook e Twitter, insieme ad Instagram, Youtube e fratelli sono un’opportunità e non una vetrina da infiocchettare perché bisogna farlo. Una di quelle vetrine in cui si ripone l’albero sistemato per le festività tale e quale a quello dell’anno prima. No, non funziona proprio così. Qualche volta punteremo gli occhi su anomale attività social acchiappa like, click e voti in vista delle future elezioni e chissà magari sveleremo tecniche vincenti, post sgrammaticati che faranno sorridere e vere cialtronerie causate da una mancata conoscenza degli strumenti che si stanno utilizzando. Comuni assenti, spazi destinati alla società che non parlano con chi vorrebbero parlare, luoghi gestiti ad hoc che vivono on line quanto vivono off line. Analizzeremo quindi il travel appeal della nostra Lecce che è proprio il risultato di se, come, quando e quanto Lecce stessa sa comunicare di sé. Dato che probabilmente ha influito anche sul risultato della candidatura come Capitale Europea della Cultura 2019.

Commenteremo (con voi, per favore, non mi fate parlare da sola) vere chicche che vanno perdendosi nella rete e sorrideremo magari provando a dire la nostra. Chi lo sa magari inventeremo qualche trabocchetto e faremo cadere nella rete del nostro occhio virtuale qualcuno. Faremo anche le classifiche, che quelle vanno di moda. Promesso. Indagheremo, osserveremo, monitoreremo. Io sto per partire. Il trench a mò d’Ispettore Gadget è pronto. Buon blog, leggeteci in tanti e state attenti, noi vi osserviamo!