Le salme dei quattro alpini morti in Afghanistan tornano in Italia. La famiglia Pedone a Roma accogliere Marco

A bordo del C-130 decollato da Herat, le salme dei quattro militari del Settimo Reggimento di stanza a Belluno, uccisi in un'imboscata nella provincia di Farah sono tornate in Italia. Ad accogliere i feretri, accanto alle famiglie delle vittime, le massime autorità politiche e militari. I familiari del salentino Marco Pedone, il papà Michele, la mamma Assuntina e le due sorelle di Marco, Anna Laura e Carmen lo hanno atteso all'aeroporto.

Al termine del rito funebre di domani nella capitale il feretro di Marco sarà trasportato a Patù, nell'abitazione del militare in via Pellico, dove resterà per tutta la notte. Mercoledì mattina sarà trasferito in Municipio, dove sarà allestita la camera ardente. Nel pomeriggio, alle 15, si celebreranno i funerali nella chiesa parrocchiale. Nel frattempo l'amministrazione comunale di Patù ha deciso di proclamare due giorni di lutto cittadino per onorare il suo caporal maggiore dell'Esercito.