La Festa di Sant'Oronzo ieri e oggi

Prima vai in Piazza Sant'Oronzo, la gentile piazza simbolo di Lecce, dove l'osservatore che non muta è proprio il santo patrono, in cima alla colonna che fa da meridiana ai leccesi ed ai turisti un po' storiditi dalla luce che si riflette sui palazzi chiari, dalla temperatura e dalle bancarelle che dettano il caos tra le vie del centro chiuse al traffico e aperte ai venditori di cupeta, mustaccioli, "passatiempi" (per i non salentini, trattasi di frutta secca, n.d.r.) che resistono malgrado l'imbarbarimento di una festa che ogni anno - e fa parte dello spirito della città - genera una sorta di impazzamento collettivo e anima il dibattito sul prima e sul dopo, su come eravamo e come siamo diventati, sulla festa che ad ogni edizione promette di rifarsi il trucco e puntualmente esagera e calca la mano diventando un mascherone che di salentino ha poco o niente.

#salentowebtv Oggi vi portiamo con noi tra le bancarelle della festa di Sant'Oronzo in cerca di sapori tipici - cupeta,...

Posted by Salentoweb.Tv on Mercoledì 26 agosto 2015

C'è sempre, tutti gli anni, intorno, questa specie di atmosfera dolce e amara di fine estate, c'è l'odore della scapece e dello zucchero caramellato, puoi trovare qualcosa di fresco da bere ad ogni angolo, quest'anno ci sono pure le pannocchie arrosto o bollite accanto alle aspirapolveri e alle pentole ed i soliti solventi miracolosi, ma è difficilissimo trovare un cesto di lumache, la grattachecca, un tarallo dolce che non sappia di stantio, di ricetta raffazzonata e dal sapore ormai illegibile a furia di brutte copie dell'originale. Risultato: la festa che per tre giornate intere esplode intorno alla città barocca non promette niente di straordinario e attraversandola piano piano, cercando con pazienza quel particolare, quella minutaglia in grado di riportarti dentro ad una fotografia, una memoria, il ricordo di quando eri bambino e ragazzo, dentro una passeggiata con tuo nonno, dentro anni ormai lontani, ti accorgi che stai percorrendo non un vicolo ma un'autostrada della nostalgia.

#salentowebtvI colori ed i sapori della Festa di Sant'Oronzo, il gran bazar che mescola tutto. I fichi secchi, i mustaccioli, le olive e le mele caramellate sono presenti all'appello!

Posted by Salentoweb.Tv on Mercoledì 26 agosto 2015

Se guardi a destra intravedi cianfrusaglie Made in China, se guardi a sinistra ne intravedi altre Made Altrove, se guardi davanti trovi ancora i venditori di giocattoli, ma non trovi gli artigiani che intrecciano giunchi per farne cesti, capase, tappeti, non c'è nessun carrettino-carillon spinto da una vecchina che tanto aveva della fata in incognito, non c'è il pappagallino che sceglie per te un biglietto oroscopico, un oracolo, due parole, due numeri da giocare per tentare la sorte.

#salentowebtvQuel che resta della Festa di Sant'Oronzo: per fortuna, ci è rimasto un Madonnaro. Se siete nei dintorni...

Posted by Salentoweb.Tv on Mercoledì 26 agosto 2015

A salvarti è un disegno fatto coi gessetti colorati, un disegno grande, nei pressi della piazza, all'imbocco della svolta che ti porta dritto al Duomo tra sciami di visitatori coi cappelli chiari calati in testa e gli smartphone pronti a immortalare qualunque cosa, ma distratti, al punto che qualcuno calpesta i bordi di quest'opera di anonimo Madonnaro.
La festa è finita, probabilmente è finita da tempo, quando non è stata capace di salvare il proprio immaginario, di preservarne il carattere, la dominante tradizionale, quando ha cominciato a pensare in grande, ma ha perso di vista certe piccole cose, ma almeno un Madonnaro è rimasto e quel che ti viene da pensare è che almeno lui è tornato da quel mondo elementare che ora vedi solo nelle fotografie in bianco e nero dei collezionisti, degli appassionati. Basti pensare alla preziosa collezione condivisa da Filippo Montinari sulla Pagina Facebook "Lecce Città di ieri-Città di oggi", proprio in questi giorni il collezionista leccese più attivo del web ha consentito a tutti un tuffo nel passato grazie ad alcuni scatti storici che hanno fatto in poco tempo il giro della rete: che fine hanno fatto il palio con i cavalli e le sfilate in costume d'epoca? Montinari, inoltre, si è fatto portavoce dei malumori e della protesta dei cittadini leccesi scontenti per quella che a tutti gli effetti quest'anno è parsa "una festa sottotono", poche luminarie, viali quasi al buio. Particolarmente significativa la fotografia che mostra le parature in un Viale Marconi di tanti anni fa e sollecita un confronto.

Posto alcune foto di una festa di S.Oronzo di una quarantina di anni fa e per parametro un estratto della Festa in onore...

Posted by Lecce di Ieri-Citta' di Oggi by Filippo Montinari on Domenica 23 agosto 2015

E' sempre utile fare un piccolo viaggio dentro quegli orologi fermi che sono le vecchie fotografie delle città, delle feste che mutano, ti accorgi che ciò di cui senti maggiormente la mancanza è un certo contegno, una naturale positura dell'uomo che vende la scapece e guarda lontano come se davanti c'avesse il mare aperto, ti manca una certa poesia misurata, il guizzo di un palloncino sfuggito di mano ad un bambino e buono a richiamare tantissimi sguardi puntati di colpo verso un cielo grande, un cielo del sud, ti manca un sapore di cose vere, cose buone.
Allora ti fermi lì, in riva a quel disegno di Madonnaro, ti guardi intorno in cerca degli occhi che ti restituiranno interamente tutto, ma forse l'omino dei gessetti si è spostato, è entrato in uno dei bar del centro a fare la fila per un bicchiere d'acqua e un rustico, forse è un fauno e come tale appare e scompare a suo piacimento, lasciando solo le tracce colorate del suo passaggio, sono come orme sulla sabbia, basta un niente a spazzarle via. Come un mandala.

Poi la città ha cose più importanti a cui pensare. Ma c'è modo e modo di concepire una festa. Alzi lo sguardo, la statua del santo è lì in cima, unico vero spettatore mentre gli anni passano.

#salentowebtvAbbiamo attraversato i vicoli del centro storico insieme a tanti altri visitatori e turisti in cerca del...

Posted by Salentoweb.Tv on Mercoledì 26 agosto 2015

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