"Arcu, bell'arcu": il rito di Santa Marina tra sacro e profano

"Arcu bell'arcu, tie sì bellu e fattu; ci nu te saluta, lu culore cu tramuta; ieu sempre te salutai e lu culore nu persi mai". E' questa l'antichissima filastrocca che i devoti del Capo di Leuca recitano prima di entrare nel santuario di Santa Cristina a Ruggiano, frazione di Salve, ogni 16 di luglio.

I devoti credono che la santa protegga da una miriade di mali: dalle maldicenze all'itterizia. dal mal di testa all'anemia. E da 170 anni e più', la festa di Ruggiano è densa di tradizioni e colori, a partire dalla caratteristiche "zacareddhe". Nel rito di Santa Marina c'è una tradizione profana, che impone di evacuare prima di accedere al santuario, e una tradizione sacra che ruota intorno alla filastrocca e alla processione che si snoda nel piccolo paese del Capo di Leuca.

La comunità di Ruggiano è minuscola (conta appena 300 anime), ma molto unita nella conservazione e valorizzazione di questo antico rito religioso e delle tradizioni che Santa Marina ha loro affidato. Una festa autentica e popolare, come poche altre nel Salento dei riti.