Lecce 2019 a servizio del futuro

A cura di Chiara De Carlo.
Passato e presente a servizio del futuro: ecco Lecce 2019

Fermiamoci un attimo, mettiamo da parte Lecce 2019 e concentriamoci su Genova 2004. No, non stiamo sparando città e date a casaccio, è tutto studiato. Lecce 2019 è ancora un’idea, un’opportunità di sviluppo. Genova 2004 invece è una realtà già realizzata e provata. E’ stata, dieci anni fa, quello che Lecce potrebbe essere tra cinque anni: la Capitale Europea della Cultura. Andiamo con ordine e creiamo una visione d’insieme: cosa è successo a Genova nel 2004?

Basta aprire la pagina Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Genova_capitale_europea_della_cultura) dedicata all’evento e si può comprendere in pochi secondi quanto è stato fatto per rendere il capoluogo di regione ligure un vero e proprio fulcro culturale di tutta la nazione. I settori snocciolati non sono stati solo quelli più intuitivi ma tutto è stato convogliato sotto il termine Cultura al fine di donare alla città nuove prospettive di crescita, affinchè il 2004 potesse essere un nuovo punto di partenza per Genova.Arte, architettura, musica, teatro, danza, letteratura, cinema, scienza, lavoro, infanzia, sostenibilità, solidarietà, emigrazione, storia, tradizione, sport, fiere. Queste, sono solo alcune delle categorie protagoniste di un anno importantissimo per la città. Ogni categoria moltiplicata per 10-20 iniziative di forte valore ha avuto modo di diventare parte attiva in Genova 2004, rigettando sulla città conoscenza, valore, profitto privato e pubblico. Ma soprattutto partecipazione da parte dei cittadini, fruitori degli eventi. Viaggio nel presente: innovazione. Dieci anni di esperienza da aggiungere: internet, social network, partecipazione sempre più attiva, cambiamenti. Lecce che rientra nella short list delle sei città italiane candidate come Capitale Europea della Cultura per il 2019. Lecce che deve gestire un’occasione che ha bisogno di essere facilmente comprensibile e alla portata di tutti. Se Genova è stata venti categorie e duecento eventi, Lecce può essere otto macrocategorie e migliaia di eventi. Cosa occorre? Pensare, riscoprire le proprie priorità e parlare. Parlare negli Open House organizzati per l’occasione per convogliare le idee e proporle. Assorbire una dimensione di crescita che è propria di una città che mira a diventare il fulcro del futuro. In un anno in cui il profitto economico, culturale e personale, può schizzare ad altissimi livelli.

Viaggio nel futuro: il 2019 non è vicino. Gli strumenti di comunicazione probabilmente cambieranno. Le necessità, probabilmente, pure. Il trucco è tutto nell’avere una visione strategica personale, che unita alle altre visioni costruisca un’idea vincente. Italo Calvino, nel suo “Le città invisibili” diceva: “Le città come i sogni sono costruite di desideri e paure”. Togliamo la paura e inseriamo il rischio, il “rischio di osare” per realizzare la cosa giusta.

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