Ligabue: ''La guerra è il fallimento dell'idea di modernità''

Ligabue: ''La guerra è il fallimento dell'idea di modernità''

"O mi piacciono le sfide o le sfighe!": Ligabue con ironia a chi gli chiede perché abbia deciso di tornare a esibirsi il prossimo 16 luglio a Campovolo dove, nel 2005, tenne un concerto passato alla storia per il record europeo di presenze, ma anche per i problemi di acustica che rovinarono la serata a una parte dei 180 mila spettatori. "Non è che non ci siamo accorti dei problemi, ma un conto - sottolinea l'artista - è dire che Campovolo è stato il trionfo della sfiga, un conto invece ricondurre le cose alla loro giusta dimensione".

Oggi nelle sale cinematografiche si celebra il Ligabue Day 2011. Verrà ripercorso il 2010, anno incoronato dall'ultimo album del rocker di Correggio "Arrivederci, Mostro"', disco più venduto dell'anno.

Dalle 21, in collegamento con 190 sale cinematografiche di tutta Italia (l'elenco è su www.nexodigital.it), Ligabue presenterà la nuova versione inedita ed esclusiva del meglio delle riprese realizzate in tutte le date del suo ultimo tour negli stadi e anticiperà le novità musicali previste per l'estate 2011.

Sarà anche proposto in anteprima il videoclip de "Il meglio deve ancora venire", brano che da venerdì sarà in rotazione radiofonica. Tutti i partecipanti all'evento cinematografico riceveranno inoltre in regalo un cd singolo in edizione limitata

"Qualsiasi guerra è il fallimento di qualsiasi idea di modernità nel 2011, ma per molti la mia è l'idea di Biancaneve, di uno che non accetta la realtà ": così Ligabue, pacifista dichiarato fin dai tempi del singolo "Il mio nome e' mai più ", commenta l'intervento in Libia. Il rocker di Correggio cita anche Einstein, "pacifista convinto che inviò una lettera a Roosevelt incitandolo all'atomica per precedere i nazisti. Non so cosa sarebbe successo se ci fossero arrivati prima i nazisti, ma non so come abbia vissuto lui come pacifista - conclude - dopo aver visto gli effetti della bomba".

''Siamo una nazione vecchissima, ma la nostra unita' e' giovanissima'': cosi' Ligabue commenta la ricorrenza dei 150 anni di Unità nazionale, raccontando che ''gli americani che suonano con me godono delle bellezze del nostro Paese, vedono le antichita' e si sbalordiscono, ma come nazione unita siamo piu' giovani di loro''. Sempre sull'Italia, il cantautore aggiunge: ''Amo questo Paese e odio i difetti che lo fermano e che, in molti casi, gli hanno fatto innescare la retromarcia''.

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