Notte Verde 2016 a Castiglione d'Otranto

A darti il benvenuto una ricca varietà di fichi insieme agli altri frutti della terra protagonisti in mostra, piccole fiammelle accese, sapore di Salento antico, quello vero. La strada maestra della biodiversità attraversa Castiglione d'Otranto e durante la Notte Verde 2016 pullula di gente in cammino verso un futuro che promette un ritorno alla terra.

Del resto, nell’anno nazionale dei cammini, la quinta edizione della Notte Verde è stata caratterizzata dalla Marcia del Seme che era partita da Lecce il 29 agosto scorso facendo tappa nei luoghi che custodiscono come veri e propri scrigni le storiche varietà agricole locali, per giungere, ieri sera, dopo tre giorni, Castiglione d’Otranto.

Tema centrale stavolta l’economia solidale, declinata nelle forme dell’autoproduzione, della sostenibilità, delle resistenze.

Ospite di questa edizione Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale. Nei vicoli tante proiezioni oltre al Mercato Comune dei Frutti Minori e gli spazi dedicati alle tecniche, le pratiche e le visioni di questa terra.

E' bello poter vivere tutto questo, entrando nelle case dismesse del centro storico trasformate per l’occasione in botteghe, scoprire da vicino cos'è un orto sinergico, le tecniche casearie, la lavorazione artigianale del latte dalla giuncata alla ricotta, la distillazione degli olii essenziali con distillatori autocostruiti a vapore diretto, la tessitura di cotone, seta e lana, la fabbricazione della fresatrice manuale e di altri attrezzi agricoli non inquinanti, a basso costo, in grado di rendere agevole e dolce il "ritorno alla terra".

Ed eccola la festa della riproduzione delle nostre specie autoctone, la festa della biodiversità cerealicola, orticola, frutticola, con una strada laboratoriale dedicata alla canapa.

Vivere questa festa significa sentire la gioia di un forno a pietra acceso per tutta la Notte: le donne dell’Auser hanno insegneto ai partecipanti a panificare con lievito madre e a cuocere il pane ottenuto dalle farine di cereali antichi coltivate da Casa delle Agriculture. I nonni della comunità hanno messo in mostra i loro saperi per tramandare mestieri, bellezza, vita.

Quando lasci Castiglione, sai di essere stato rivoltato come la zolla di terra, una possibilità è stata messa a dimora dentro di te e potrà generare qualcosa di nuovo, un ponte salvifico con la terra, un ritorno alla grande madre di tutti, la natura ed i suoi splendidi doni.

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